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Legge elettorale, Meloni: "Sinistra tira fregatura a italiani"

06 luglio 2020 | 20.07
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La leader di Fdi: "Li consegna a palude". E aggiunge: "Certa che Conte voglia fare un partito, non è M5S"

(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)

"Ci servono altri 5 punti per poter governare come vogliamo nonostante la fregatura che la sinistra sta per tirare agli italiani, e cioè approvare una legge elettorale proporzionale pura nei primi giorni di agosto, sperando che gli italiani siano al mare e non si accorgano che loro stanno consegnando l'Italia alla palude della Prima Repubblica". Lo dice la leader di Fdi, Giorgia Meloni, a IV Repubblica.

"Queste persone - incalza - si vogliono assumere la responsabilità, pur di non far vincere le elezioni ai loro avversari, di modificare ogni due anni, in base ai sondaggi, la legge elettorale... Per garantirsi la poltrona anche se non hanno i voti. Una cosa scandolosa e irresponsabile che io denuncerò da qui all'ultimo giorno, finché non accadrà", promette battaglia Meloni.

"Sono assolutamente certa che Conte voglia fare un partito, il suo partito non è il M5S, e che dall'inizio della pandemia Conte abbia fatto ogni cosa guardando più attentamente al consenso che quella cosa poteva generare piuttosto che alla sua capacità di incidere nella realtà", ha detto ancora Meloni aggiungendo: "Ho detto svariate volte al premier Conte che siamo disponibili" a confrontarci "ma continua a non arrivare un invito. L'unica cosa che ho chiesto, cortesemente, è avere una bozza di documento che vuole discutere. Ma se loro stanno approvando un dl in Cdm vuol dire che non volevano parlare di questo con noi, del dl rilancio non hanno voluto parlare, del Cura Italia non hanno voluto parlare. Tutte le nostre proposte sono state gettate in un cestino, amaramente, non è chiaro Conte di cosa voglia parlare, certo non vado a prendere té e pasticcini".

"Se vuole parlare di politica con me Conte, io vorrei che qualcuno mi dicesse se vuole un confronto vero" ma "mi aspetto di svelare un bluff, l'ennesimo. Io non sopporto mi si dica che l'opposizione non ha voluto un confronto, moltissime proposte sensate sono state cestinate e spesso derise - incalza la leader di Fdi - l'altro giorno ho letto un articolo a tutta pagina del premier, in cui diceva: 'detassiamo le imprese che non ricorrrono alla Cig', sa quando l'ha proposto Fdi? Lo abbiamo proposto per il 'Cura Italia', quello era il momento perché ora non ci sono più soldi per farlo". E gli 80 mld votati dal Parlamento per lo scostamento di bilancio Conte "li ha avuti grazie a noi, ricordiamolo. Nessuno ci ha detto come quei soldi andassero spesi". E ora, il nuovo scostamento che si delina all'orizzonte? "Io a scatola chiusa non voto niente - dice Meloni - noi volevamo dare una mano, i veri irresponsabili sono i signori del governo".

Dunque la leader di Fdi mostra il dl rilancio, "sono 266 articoli, oltre 800 pagine... secondo lei questo è semplificazione?", chiede polemica. Poi un ultimo affondo: il dl rilancio, l'accusa, "non è stato fatto per fare arrivare i soldi a chi non ne ha bisogno, ma per infilarci tutto il resto, le consulenze per Patuanelli, le consulenze per il Mef, le nuove fondazioni per far giocare qualche ministro, le assunzioni facili per Di Maio che evidentemente ha ancora qualche compagno di scuola che non è riuscito a piazzare, le regolarizzazioni per i migranti, perché se la Cig non arriva non frega a nessuno mentre delle regolarizzazioni...".

"L'ultima volta che ci sono state delle fibrillazioni all'interno della maggioranza ho letto sui giornali che il Presidente della Repubblica avrebbe mandato il chiaro messaggio che per lui l’alternativa a questo governo solo le elezioni. E io condivido la posizione del Presidente della Repubblica", conclude.

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