Banche, testa a testa tra Intesa Sp e Unicredit per capitalizzazione mercato

Oggi è stata giornata di conti a Piazza Gae Aulenti: il mantra, avanti tutta sulla crescita inorganica

Banche, testa a testa tra Intesa Sp e Unicredit per capitalizzazione mercato
22 ottobre 2025 | 15.04
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Testa a testa. Dopo il sorpasso registrato alla chiusura della seduta di ieri, Unicredit perde (per ora) il primato della capitalizzazione di mercato tra i colossi bancari italiani a vantaggio di Intesa Sp. Alla chiusura della giornata borsistica precedente, Unicredit aveva toccato una capitalizzazione di 98,20 miliardi di euro, superando Intesa Sanpaolo, ferma a 97,67 miliardi. Tuttavia, i dati odierni indicano, per adesso, un’inversione: Intesa Sanpaolo risale a 96,89 miliardi di euro, mentre Unicredit scende a 95,87 miliardi.

Il testa a testa tra i due principali istituti del Paese continua dunque a restare serrato, con differenze di capitalizzazione che si misurano ormai in poche centinaia di milioni di euro. "Lo scostamento è minimo, dipende solo dal momento o giorno", dice all'Adnkronos Pietro Calì. Oggi è stata giornata di conti a Piazza Gae Aulenti: il mantra, avanti tutta sulla crescita organica.

Andrea Orcel, amministratore delegato di Unicredit, conferma la strategia del gruppo che punta sull'espansione interna e sull'efficienza operativa, pur non escludendo eventuali operazioni di M&A ''se ci saranno buone opportunità'' in Italia. ''Ma consideriamo che possiamo ottenere molto organicamente — ha sottolineato durante la call con gli analisti — e lo dimostreremo fino al 2026-28. È su questo che ci concentriamo''.

Il gruppo bancario ha chiuso i primi nove mesi del 2025 con un utile netto di 8,7 miliardi di euro, in aumento del 13% rispetto allo stesso periodo del 2024. Nel solo terzo trimestre, l'utile netto è salito a 2,6 miliardi di euro, mentre i ricavi netti si sono attestati a 6,1 miliardi, segnando nuovi massimi storici.

''Battiamo i risultati uno dietro l'altro. Il trimestre è ovviamente un record'', ha commentato Orcel, rimarcando come ''abbiamo superato le attese su tutte le linee del conto economico. Siamo perfettamente in linea per avere il miglior anno che abbiamo mai avuto''. Nel dettaglio, i ricavi netti sono cresciuti dell'1,2% rispetto allo scorso anno, mentre i costi operativi sono leggermente diminuiti (-0,1%), nonostante l'allargamento del perimetro del gruppo.

Il RoTE (Return on Tangible Equity) ha raggiunto il 19,1%, e il CET1 ratio si è attestato al 14,8%, sostenuto dalla forte generazione organica di capitale. Sulle prospettive di consolidamento nel settore bancario italiano, Orcel ha mantenuto un tono prudente: ''Credo che ci siano situazioni che potrebbero evolvere, ma non nel breve termine. Per noi c'è un'opportunità di crescita organica molto importante in questo Paese. Siamo assolutamente determinati a guadagnare quota e lo dimostreremo già dall'anno prossimo". (di Andrea Persili)

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