
Tra i principali strumenti finanziari per le politiche di sviluppo economico, sociale, territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali, vi sono i fondi di coesione europei. Secondo quanto affermato dall’On. Scutellà (M5S) in un’interrogazione parlamentare al Ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le politiche di coesione, l’Italia pur essendo tra i principali beneficiari di tali aiuti finanziari risulta tra gli ultimi Paesi per attuazione finanziaria. A tali ritardi, che portano danni per territori e cittadini, si aggiunge la notizia diffusa da alcuni organi di stampa riguardo la possibilità che, su richiesta della Commissione europea, i fondi di coesione non ancora spesi possano essere dirottati dai Governi per la produzione di droni e altre tecnologie impiegabili anche a scopo militare. Per tale motivo, l’interrogante chiede al Ministro se per quanto di competenza, abbia intenzione di intervenire3 per assicurare l’originario impiego e le finalità dei fondi di coesione europei, scongiurando il rischio che suddetti fondi, anche a fronte dei ritardi nel loro impiego, vengano dirottati, mutandone la destinazione, per il finanziamento delle spese militari. Il Ministro interpellato, Tommaso Foti, ha risposto che allo stato attuale non risultano documenti o iniziative riguardanti la rimodulazione dei fondi della politica di coesione 2021-2027 per quanto riguarda i fondi non ancora spesi da Regioni o amministrazioni centrali, volti a consentire l’acquisto di armamenti o a finanziare le Forze Armate.
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