Gaza, Hamas consegna altri due corpi. Trump: "Rispetti accordo o sua fine sarà brutale"

I miliziani palestinesi: "Ci serve più tempo ma rispettiamo l'accordo". Vance in Israele: "Media sperano in fallimento tregua. Ostaggi? Difficile trovarli, serve pazienza"

Gaza, convogli della Croce Rossa per il trasporto dei corpi - Afp
Gaza, convogli della Croce Rossa per il trasporto dei corpi - Afp
21 ottobre 2025 | 09.00
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I corpi di altri due ostaggi trattenuti da Hamas a Gaza sono stati consegnati nella serata di oggi. Le salme sono state affidate alla Croce Rossa e trasferite poi alle truppe israeliane nella Striscia. Secondo quanto rende noto l'ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu, le due bare saranno ora trasferite in Israele.

Trump: "Alleati pronti a entrare a Gaza se Hamas continua a violare l'accordo"

Intanto, dopo i ritardi di Hamas nella consegna delle 15 salme ancora nell'enclave palestinese, è arrivato dagli Usa l'avvertimento di Donald Trump. In un post su Truth, il leader Usa ha spiegato infatti che "molti dei nostri ora grandi alleati in Medio Oriente e nelle aree circostanti mi hanno informato in modo esplicito e con grande entusiasmo che sarebbero pronti a cogliere l'opportunità, su mia richiesta, di entrare a Gaza con una forza massiccia e 'mettere in riga' Hamas", se il movimento islamista palestinese "continuasse ad agire in modo scorretto, violando l'accordo".

Trump, elogiando in particolare l'Indonesia "ed il suo fantastico leader", ha spiegato di aver comunicato a questi Paesi che non è ancora il momento di intervenire a Gaza perché "c'è ancora speranza che Hamas faccia ciò che è giusto. Se non lo farà, la fine di Hamas sarà rapida, furiosa e brutale", la minaccia del tycoon.

Hamas: "Rispetteremo accordi ma serve più tempo"

Dal canto suo il movimento palestinese intende rispettare l'accordo sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e riconsegnare tutte le salme degli ostaggi israeliani, ma ha bisogno di ''più tempo'' per recuperare i corpi, ha intanto affermato il leader e capo negoziatore, Khalil al-Hayya che, intervistato da Al-Qahira Al-Akhbariya, ha ribadito che "siamo pronti a recuperare e consegnare tutti i corpi in base all'accordo. Non abbiamo alcuna intenzione di tenerne nessuno con noi: lasciamo che tornino dai loro parenti e anche i nostri martiri torneranno e saranno sepolti con dignità".

Il leader di Hamas ha quindi spiegato che ''stiamo incontrando grandi difficoltà'' nel raggiungere i corpi degli ostaggi, perché alcuni si trovano sottoterra e sotto gli edifici, per cui servono tempo e attrezzature adeguate, ma ''continuiamo il nostro impegno''.

Vance in Israele: "Media sperano in fallimento"

"Stiamo facendo molto bene. Siamo a un ottimo punto e stiamo facendo un lavoro straordinario qui". Così il vicepresidente statunitense JD Vance, parlando in conferenza stampa durante la sua visita in Israele. Vance ha denunciato "la tendenza nei media americani e occidentali a sperare nel fallimento e alla fine del cessate il fuoco. Ma questa non è la fine, è la situazione che capita quando si ha a che fare con persone che si odiano e si combattono da molto tempo".

Le "cose stanno andando francamente molto meglio di quello che pensavo", ma ha anche avvertito che la "piena attuazione del cessate il fuoco richiederà molto, molto tempo", ha aggiunto.

Vance ha quindi chiarito che la sua visita in Israele non è stata motivata dagli scontri avvenuti nel fine settimana nella Striscia di Gaza. "La mia visita non ha nulla a che fare con gli eventi delle ultime 48 ore - ha spiegato -. In realtà avevamo iniziato a pianificarla mesi fa. Pensavamo che questo fosse un buon momento per farla. Volevo venire, vedere da vicino la situazione e parlare con i militari che stanno lavorando duramente per coordinare questo imponente sforzo di soccorso".

Le parole di Vance arrivano all’indomani dei raid aerei israeliani sul sud di Gaza, lanciati dopo che le autorità di Tel Aviv hanno accusato Hamas di aver compiuto "una palese violazione dell’accordo di cessate il fuoco" con attacchi mortali contro soldati israeliani nell’area di Rafah.

Per Vance, il ritorno delle salme degli ostaggi "sarà difficile, non potrà avvenire da un giorno all'altro" perché "i corpi si trovano sotto le macerie, alcuni di questi nessuno sa dove siano. Questo non vuol dire che non lavoriamo per ritrovarli o che non abbiamo fiducia, ma chiediamo solo un po' di pazienza perché questo richiederà del tempo".

Il vicepresidente ha poi sottolineato la posizione di Donald Trump, rifiutando di imporre scadenze ad Hamas per il ritorno delle salme: "Non mettere una scadenza esplicita. Queste cose sono difficili e imprevedibili".

E ancora: "Abbiamo israeliani e americani che lavorano fianco a fianco per avviare il piano di ricostruzione di Gaza, attuare una pace duratura e garantire la presenza sul terreno di forze di sicurezza non composte da americani, in grado di mantenere la stabilità a lungo termine", ha poi dichiarato parlando dal nuovo Civilian Military Cooperation Centre inaugurato a Kiryat Gat, nel sud di Israele.

Vance si trova in Israel per una missione che ha l'obiettivo di sostenere l'accordo tra Israele e Hamas su Gaza. A Tel Aviv si trovano già l'inviato della Casa Bianca Steve Witkoff e il genero del presidente Donald Trump, Jared Kushner, che Vance vedrà, insieme agli esperti americani che monitorano la tregua. Secondo i media israeliani, il vice presidente dovrebbe vedere il premier Benjamin Netanyahu domani a Gerusalemme.

Intanto un funzionario di alto grado dell'ufficio del premier israeliano ha descritto come "ottimo" l'incontro delle scorse ore tra Netanyahu, Witkoff e Kushner. Si è parlato "di cose su cui erano d'accordo sin dall'inizio - ha detto la fonte dopo le indiscrezioni sui timori che regnerebbero a Washington di cui ha scritto il New York Times - Non c'è stato alcun disaccordo. Era tutto davvero chiaro tra le due parti".

Identificata ultima salma restituita da Hamas

E' stata intanto identificata la salma restituita ieri sera da Hamas a Israele: appartiene a Tal Haim, conferma l'ufficio del premier israeliano. Haimi, sergente maggiore, è stato ucciso nel kibbutz di Nir Yitzhak nell'attacco del 7 ottobre del 2023 e il suo corpo era stato portato a Gaza.

Israele ha restituito altre 15 salme di palestinesi

Mentre altre 15 salme di palestinesi uccisi sono state restituite a da Israele. Il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) ha annunciato di aver facilitato il trasferimento dei 15 corpi di palestinesi a Gaza nell'ambito dell'accordo di cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti, portando il totale delle salme restituite da Israele a 165.

"Il Comitato internazionale della Croce Rossa oggi ha facilitato il trasferimento di palestinesi deceduti alle autorità di Gaza - si legge in una nota - Le autorità sanitarie locali di Gaza hanno confermato che il numero di defunti ricevuti oggi è 15".

In base all'accordo di cessate il fuoco, Israele deve consegnare i corpi di 15 palestinesi per ogni ostaggio israeliano deceduto restituito. Israele ha confermato che ieri Hamas ha consegnato la 13esima salma.

Capo intelligence Egitto in Israele

Il capo dell'intelligence egiziana Hassan Rashad è arrivato in Israele per discutere del "day after" nella Striscia di Gaza e degli sforzi in atto per restituire le salme degli ostaggi israeliani e quelle delle vittime palestinesi. Rashad ha incontrato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il capo dello Shin Bet David Zini e il ministro della Difesa Israel Katz. In Israele Rashad incontrerà anche gli inviati del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Steve Witkoff e Jared Kushner, per consolidare il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, come spiega l'egiziana al-Qahera news.

Qatar condanna violazioni accordo da parte di Israele

L'emiro del Qatar Tamim bin Hamad al-Thani ha denunciato le ''continue violazioni israeliane dell'accordo di cessate il fuoco raggiunto per la Striscia di Gaza''. Nel suo discorso in apertura della 54esima sessione del Consiglio della Shura, al-Thani ha anche condannato le pratiche di Israele nei Territori palestinesi. ''La questione palestinese non è una questione di terrorismo, ma piuttosto una questione di occupazione prolungata'', ha aggiunto l'emiro.

Nyt: Usa preoccupati che rischio Netanyahu faccia saltare accordo per Gaza

Funzionari dell'Amministrazione Trump affermano di essere sempre più preoccupati dal fatto che il premier israeliano Benjamin Netanyahu possa 'demolire' l'accordo per porre fine al conflitto nella Striscia di Gaza. E' quanto si legge sul New York Times, che cita diversi funzionari coperti da anonimato che parlano dei timori all'interno dell'organizzazione. E, precisano le fonti, la strategia ora punta sul vicepresidente JD Vance, sull'inviato Steve Witkoff e sul genero di Donald Trump, Jared Kushner, affinché Netanyahu non riprenda un attacco su vasta scala contro Hamas.

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