Droni contro casa Putin, Ucraina: "Da Russia nessuna prova". Medvedev minacccia Zelensky: "La Morte ti sta addosso"

Il presidente ucraino annuncia che il 6 gennaio ci sarà la riunione dei Volenterosi in Francia

Dmitry Medvedev  - (Afp)
Dmitry Medvedev - (Afp)
30 dicembre 2025 | 11.09
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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ''dovrà nascondersi per il resto della sua vita'' dopo il presunto attacco con droni contro la residenza del leader del Cremlino Vladimir Putin nella regione di Novgorod. Lo ha scritto su 'X' il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev. Zelensky ''sta cercando di far fallire la risoluzione del conflitto. Vuole la guerra. Beh, almeno ora dovrà nascondersi per il resto della sua inutile vita", ha scritto Medvedev.

"È chiaro a tutti - ha scritto Medvedev - che augura la morte non solo a 'una persona', ma a tutti noi e al nostro Paese. E non solo la augura, ma ha anche ordinato attacchi massicci. Non scriverò qui della sua morte violenta, anche se in questo momento la Grande Falciatrice sta spesso col fiato sul collo di questo mascalzone", ha aggiunto. Medvedev non ha nominato direttamente Zelensky, utilizzando invece una serie di coloriti insulti per riferirsi al leader ucraino.

Dopo l'imminente scomparsa di Zelensky, il cadavere conservato dovrebbe essere esposto "per scopi scientifici" nel museo pubblico Kunstkamera di San Pietroburgo, ha proseguito l'ex presidente russo. Nel XVIII secolo, lo zar Pietro I fece esporre oggetti scientifici in questa collezione di curiosità, tra cui numerose deformità. Sebbene Medvedev sia un noto provocatore, anche per i suoi standard la tirata via social dal titolo "Sull'anno che passa" è insolitamente estrema.

Secondo la Russia Kiev avrebbe effettuato un attacco terroristico contro la residenza di Putin nella regione di Nóvgorod, utilizzando 91 droni di attacco di lungo raggio. Tuttavia, tutti i droni sono stati distrutti dai sistemi di difesa antiaerea delle Forze armate russe e non sono stati riportati danni o feriti.

Zelensky ha replicato alle accuse russe, affermando che l'Ucraina non ha tentato di attaccare la residenza di Putin con droni. Ha definito le affermazioni russe come "pericolose" e "false", sostenendo che lo scopo della Russia è quello di influenzare negativamente i colloqui di pace tra l'Ucraina e gli Stati Uniti.

Ucraina: "Russia non ha fornito prove dell'attacco su residenza Putin"

La Russia non ha fornito "prove plausibili" a sostegno delle dichiarazioni del ministro degli Esteri Sergei Lavrov secondo il quale l'Ucraina avrebbe lanciato un attacco con droni su larga scala contro una delle abitazioni del presidente Vladimir Putin, ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino Andriy Sybiha in un post su X.

"E' passato quasi un giorno e la Russia non ha ancora fornito alcuna prova plausibile alle sue accuse di presunto 'attacco alla residenza di Putin' da parte dell'Ucraina. E non lo farà. Perché non ce n'è. Nessun attacco del genere è mai avvenuto", ha dichiarato Sybiha.

Zelensky: "Leader dei Volenterosi in Francia il 6 gennaio"

Zelensky ha annunciato la convocazione di due nuovi incontri della Coalizione dei Volenterosi, in programma il 3 gennaio in Ucraina e il 6 gennaio in Francia, quest’ultimo "a livello di leader" e definito dal presidente ucraino "necessario". L’annuncio è stato fatto su X al termine di un colloquio con il capo negoziatore ucraino Rustem Umerov. "Sono grato al team del presidente Trump per la disponibilità a partecipare a tutte le forme di cooperazione efficaci", ha scritto Zelensky, aggiungendo che "oggi i nostri team sono stati in contatto".

''Non mi fido di Putin'', perché il presidente russo ''non vuole davvero la pace'' e ''può scordarsi'' di partecipare alla ricostruzione dell'Ucraina con ''gas a basso costo'' dopo la guerra. Ma quello che è certo è che ''l'Ucraina non può sconfiggere la Russia senza l'aiuto degli Stati Uniti'', per cui è necessario che il presidente americano ''Trump continui a fare pressione'' su Putin, ha dichiarato Zelensky nel corso di una intervista a Fox News dopo la telefonata tra il presidente americano Donald Trump e il leader del Cremlino Vladimir Putin.

''Abbiamo bisogno che Trump continui a fare pressione perché da parte di Putin non arrivano segnali di pace'', ha proseguito il presidente ucraino affermando che ''l'unico modo in cui la Russia potrà partecipare alla ricostruzione dell'Ucraina è pagando le riparazioni di guerra''. I russi ''devono darci soldi, poi decideremo noi come usarli per la ricostruzione'', ha sottolineato Zelensky.

“L'Ucraina è uno Stato che è nato grazie al coraggio del suo popolo. Il popolo ucraino è sopravvissuto e ha preservato la propria forte identità in un contesto piuttosto difficile. Molti non ce l'avrebbero fatta. Ma gli ucraini ce l'hanno fatta. Sono riusciti a preservare se stessi. Sono riusciti a superare tutte le prove della storia e a cacciare gli stranieri dalla casa ucraina. Resisteremo anche ora. E difenderemo l'indipendenza. Difenderemo la sovranità. Difenderemo la nostra terra, il nostro diritto di vivere e di scegliere autonomamente come vivere. La casa ucraina sarà sempre sulla mappa politica del mondo”. Queste le parole di Zelensky durante una cerimonia per i caduti.

Mosca: "Provocazioni di Kiev non possono minare dialogo Putin-Trump"

Il dialogo tra il presidente russo Vladimir Putin e il leader statunitense Donald Trump resta basato sulla fiducia reciproca e le provocazioni di Kiev non possono minarlo. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, commentando il presunto tentativo di Kiev di attaccare una delle residenza di Putin. "I leader mantengono un dialogo fiducioso e continuano a impegnarsi nei colloqui. Tali provocazioni, tali atti di terrorismo di Stato, non possono minare questo livello di fiducia reciproca tra i due presidenti", ha sottolineato.

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