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Calcio: Figo, con me alla Fifa più tecnologia e Mondiali a 48 squadre

Redistribuzione dei fondi verso il calcio di base, apertura alla goal-line technology e una coppa del mondo da 32 a 40-48 nazionali. E' il progetto di riforma profonda del football dell'ex giocatore portoghese candidato alla presidenza dell'organo di autogoverno del calcio

Luis Figo (Infophoto) - INFOPHOTO
Luis Figo (Infophoto) - INFOPHOTO
19 febbraio 2015 | 15.59
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Redistribuzione dei fondi verso il calcio di base, apertura alla tecnologia in campo e un allargamento dei Mondiali a 40 o 48 nazionali. E' il progetto di riforma profonda della Fifa di Luis Figo candidato alla presidenza dell'organo di autogoverno del calcio.

"All'interno della Fifa serve un dibattito aperto, il torneo deve essere allargato da 32 a 40, o 48 squadre, con soli 3-4 giorni in più si può aprire il Mondiale a più nazioni". Tre le possibili opzioni pensate dal campione portoghese: lasciare il torneo a 32 squadre con 8 gruppi da 4 squadre, oppure salire a 40 con 8 gruppi da 5, o a 48 giocando due tornei con 24 nazionali in due differenti continenti per poi riunirle in una seconda fase.

Sull'uso della tecnologia Figo aggiunge: "Voglio studiare il calendario, le regole, il formato delle competizioni. Voglio un calcio moderno che si adatti ai nostri tempi. Propongo due riforme: l'uso, dopo un approfondito studio, della gol-line technology, e il cambio delle regole sul fuorigioco. Cambiare le regole, rivederle ogni quattro anni, un dibattito aperto, l'uso della tecnologia purché non comporti una continua discussione su quello che accade in campo. Il calcio mi ha dato tutto nella vita, per questo mi presento, tutti ci chiedono il cambiamento ed io non sono il tipo di persona passiva che si adagia. Voglio trasparenza e credibilità, dobbiamo recuperare l'essenza del calcio", spiega l'ex Pallone d'oro che aggiunge: "E' un bene che ci siano diverse candidature. Rispetto Blatter ma è giunto il momento di cambiare. Il principe Ali ha buone idee e sa come funziona la Fifa, ho grande rispetto anche per Van Praag".

Passando alla distribuzione delle risorse, il candidato alla presidenza della Fifa aggiunge: "Non tutti i bambini del mondo possono giocare a calcio e la Fifa deve fare di più per permettere che questo accada, il 5% dei fondi devono essere destinati al settore di base, propongo un cambio radicale nella distribuzione delle risorse economiche per la solidarietà. La metà dei fondi dovranno andare alle federazioni, a ogni federazione andranno 8-10 milioni rispetto ai due attuali".

Infine sul cambio nella forma di governo: "Voglio rinnovare la fiducia nella Fifa. Sono cresciuto in un quartiere popolare e grazie al calcio ho trovato l'indipendenza. Non devo niente a nessuno, per questo potrei essere un presidente che fa il bene del calcio. Voglio creare un Consiglio indipendente e un vero buon governo. Voglio cambiare la Fifa ed entrare in una nuova era", conclude Figo.

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