
"Ci hanno fatto inginocchiare a faccia in giù. E se ci muovevamo, ci picchiavano. Ridevano di noi, ci insultavano e ci picchiavano"
"Ci hanno trattato come animali". Paolo Romano, consigliere regionale lombardo del Pd - tra i 26 italiani espulsi oggi da Israele - si sfoga all'aeroporto di Istanbul, dove è arrivato da Tel Aviv prima di ripartire per l'Italia. "Siamo stati intercettati da un gran numero di navi militari - ha raccontato all'Afp, parlando dell'abbordaggio della Flotilla mercoledì sera da parte della Marina israeliana - Alcune imbarcazioni sono state anche colpite da idranti. Tutte sono state prese da persone pesantemente armate e portate verso la costa".
Gli israeliani, ha denunciato ancora, "ci hanno fatto inginocchiare a faccia in giù. E se ci muovevamo, ci picchiavano. Ridevano di noi, ci insultavano e ci picchiavano. Usavano violenza sia psicologica che fisica". Secondo Romano, avrebbero cercato di costringerli ad ammettere di essere entrati illegalmente in Israele. "Ma non siamo mai entrati illegalmente in Israele - ha scandito - Eravamo in acque internazionali ed era nostro diritto essere lì”.
Una volta sbarcati al porto di Ashdod, sono stati portati in una prigione e tenuti lì senza poter uscire e senza ricevere acqua in bottiglia. "Durante la notte aprivano la porta e ci urlavano contro con le armi per spaventarci. Ci hanno trattato come animali", l'accusa finale.