Trump e attacco Usa contro Fordow, la fortezza nucleare dell'Iran "è andata"

Bombardieri B-2 per colpire il sito nucleare protetto da una montagna

Un bombardiere B2
Un bombardiere B2
22 giugno 2025 | 03.04
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"Fordow è andato". L'attacco degli Stati Uniti ordinato da Donald Trump contro l'Iran ha colpito 3 siti nucleari e ha preso di mira con successo in particolare l'impianto di Fordow, cuore del sistema iraniano, distrutto dalle bombe GBU lanciate da bombardieri B-2.

L'operazione ha preso di mira anche Natanz e Isfahan, colpiti da missili Tomahawk lanciati da sottomarini a stelle e strisce. Si ritiene che l'Iran, prima del conflitto, fosse arrivato all'arricchimento dell'uranio al 60%: l'uso bellico del nucleare richiede un arricchimento del 90% che, secondo Trump, sarebbe stato raggiunto a breve.

Fordow, la fortezza inespugnabile

Fordow era la priorità assoluta dell'operazione Rising Lion avviata una settimana fa da Israele. Il sito, cardine del programma per l'arricchimento dell'uranio, si trova a circa 30 km dalla città di Qom, con strutture protette da una montagna e realizzate ad una profondità - si suppone - di circa 90 metri. Solo le bombe GBU in dotazione agli Usa - ordigni da 13 tonnellate battezzati 'bunker buster' - avrebbero potuto sfondare la fortezza nucleare sotterranea.

Il Financial Times recentemente ha definito Fordow "virtualmente indistruttibile" e "il peggior incubo di Israele". Il cuore dell'impianto è costruito a circa 80-90 metri di profondità all'interno di una montagna secondo stime ufficiose. L'area è stata a lungo protetta da sistemi avanzati di difesa aerea e da un imponente apparato di sicurezza. Se le difese esterne negli ultimi giorni sono state alla portata dei raid di Israele, le strutture interne fino ad oggi si sono rivelate quasi irraggiungibili per attacchi ordinari.

Natanz

Il complesso di Natanz, a circa 250 chilometri a sud di Teheran, è considerato il più vasto sito iraniano per l'arricchimento dell'uranio. Secondo analisti ed esperti, a Natanz si sviluppano e assemblano - o si sviluppavano e assemblavano - centrifughe per l'arricchimento dell'uranio. Come Fordow, anche Natanz è stato progettato e realizzato con strutture sotterranee: almeno 3, due delle quali in grado di ospitare 50mila centrifughe, in base alle stime dell'organizzazione no-profit Nuclear Threat Initiative (NTI).

Isfahan

Il sito di Isfahan, nell'Iran centrale, è stato la sede del più sviluppato centro di ricerca nucleare. L'impianto è stato costruito con la collaborazione della Cina e ha aperto i battenti nel 1984, arrivando ad accogliere circa 3000 scienziati e trasformandosi nel 'cervello' del sistema nucleare iraniano.

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