
Bombardieri B2 per colpire il sito nucleare protetto da una montagna
"Fordow è andato". L'attacco degli Stati Uniti ordinato da Donald Trump contro l'Iran ha colpito 3 siti nucleari e, a giudicare dal post condiviso dal presidente su Truth, ha preso di mira - con successo - in particolare l'impianto di Fordow, cuore del sistema iraniano. L'operazione, condotta con bombardieri B2, ha preso di mira anche Natanz e Isfahan.
Fordow era la priorità assoluta dell'operazione Rising Lion avviata una settimana fa da Israele. Il sito, cardine del programma per l'arricchimento dell'uranio, si trova a circa 30 km dalla città di Qom, con strutture protette da una montagna e realizzate ad una profondità - si suppone - di circa 90 metri. Solo le bombe GBU in dotazione agli Usa - ordigni da 13 tonnellate battezzati 'bunker buster' - avrebbero potuto sfondare la fortezza nucleare sotterranea.
Il Financial Times recentemente ha definito Fordow "virtualmente indistruttibile" e "il peggior incubo di Israele". Il cuore dell'impianto è costruito a circa 80-90 metri di profondità all'interno di una montagna secondo stime ufficiose. L'area è stata a lungo protetta da sistemi avanzati di difesa aerea e da un imponente apparato di sicurezza. Se le difese esterne negli ultimi giorni sono state alla portata dei raid di Israele, le strutture interne si sono rivelate quasi irraggiungibili per attacchi ordinari.