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Ucraina, per Trump "giorno grandioso". Ma Macron frena: "Proposta Putin non basta"

Le reazioni dopo la risposta del presidente russo ai leader Ue. L'inviato di trump: "Prima tregua, poi negoziati"

Macron e Trump - Fotogramma /Ipa
Macron e Trump - Fotogramma /Ipa
11 maggio 2025 | 08.57
LETTURA: 3 minuti

Dopo la risposta di Putin alla richiesta di tregua di un mese tra Russia e Ucraina dei leader Ue, arrivano le prime reazioni alle parole del leader del Cremlino. Se il presidente Usa Donald Trump non nasconde l'ottimismo parlando di "un giorno potenzialmente grandioso" per Mosca e Kiev, l'omologo francese Emmanuel Macron frena, giudicando la proposta russa "non sufficiente". Dello stesso parere il cancelliere tedesco Merz.

L'ottimismo di Trump

"Un giorno potenzialmente grandioso per Russia e Ucraina! Pensate alle centinaia di migliaia di vite che saranno salvate quando questo 'bagno di sangue' senza fine, si spera, si concluderà. Sarà un mondo completamente nuovo, e molto migliore. Continuerò a lavorare con entrambe le parti per garantire che ciò accada. Gli Stati Uniti vogliono concentrarsi, invece, sulla ricostruzione e sul commercio. Una grande settimana in arrivo!", esulta su Truth il presidente degli Stati Uniti a poche ore dalla replica di Putin ai leader Ue.

La bocciatura di Macron e Merz

La proposta del presidente russo di tenere negoziati diretti tra Russia e Ucraina a partire dal 15 maggio in Turchia, dopo che Kiev e i suoi alleati europei hanno chiesto un cessate il fuoco di 30 giorni, "non è sufficiente". Questa la bocciatura di Macron, scendendo dal treno nella città polacca di Przemysl al ritorno dalla missione in Ucraina.

"Un cessate il fuoco incondizionato non è preceduto da negoziati, per definizione", ha detto Macron ai giornalisti, aggiungendo che Putin sta "cercando una via d'uscita, ma vuole comunque guadagnare tempo".

E ancora. "A Kiev e con il presidente Trump abbiamo avanzato una proposta chiara: un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni a partire da lunedì. Il presidente Zelensky ha preso un impegno senza porre alcuna condizione. Ci aspettiamo una risposta altrettanto chiara dalla Russia", ha poi aggiunto in un post su X.

"Quando parlano le armi non si negozia. Non si discute se, allo stesso tempo, le popolazioni vengano bombardate", ha proseguito. "Per dare inizio alle discussioni è necessario un cessate il fuoco. Per la pace", ha aggiunto.

Parla quindi di un "segnale positivo", ma "lontano dall'essere sufficiente" il cancelliere tedesco Friedrich Merz, all'indomani della sua visita a Kiev. "Ci aspettiamo che Mosca accetti un cessate il fuoco che consenta di avviare veri colloqui. Prima bisogna mettere a tacere le armi, poi potranno iniziare le discussioni", ha affermato, commentando la proposta di Putin.

Tusk: "Mondo attende una risposta univoca"

"In risposta al nostro appello, i russi hanno proposto colloqui di pace a partire dal 15 maggio. Il mondo, tuttavia, attende una decisione univoca su un cessate il fuoco immediato e incondizionato. L'Ucraina è pronta. Basta vittime!", ha intanto scritto su X il primo ministro polacco, Donald Tusk, che ieri era a Kiev per incontrare il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, insieme agli altri due leader europei.

L'inviato di Trump: "Prima tregua, poi negoziati"

"Come ha ripetuto più volte il presidente Trump, fermate le uccisioni! Prima un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni e, durante questo periodo, avviare discussioni di pace globali. Non il contrario", sottolinea intanto su X l'inviato della Casa Bianca per l'Ucraina, Keith Kellogg.

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