Ucraina, Starmer a vertice Volenterosi: "Serve massima pressione su Putin". Difesa italiana smentisce ipotesi invio missili Samp/T

Zelensky: "Su scambi territori Russia non va premiata". Meloni: "Importante unità su cessate il fuoco". Mosca accusa l'Ue di fare il "poliziotto globale" con le sanzioni

Il vertice dei Volenterosi a Londra (Afp)
Il vertice dei Volenterosi a Londra (Afp)
24 ottobre 2025 | 09.32
LETTURA: 9 minuti

"È il momento della massima pressione, perché è l’unico modo per far cambiare idea a Putin, portarlo al tavolo e fermare le uccisioni". Lo ha dichiarato il premier britannico Keir Starmer in apertura del vertice dei Volenterosi. "Siamo uniti come coalizione dei Volenterosi, insieme al presidente Trump, nel chiedere la fine dello spargimento di sangue", ha aggiunto, sottolineando che "tutti concordiamo sul fatto che i combattimenti devono cessare e che i negoziati devono partire dalla linea di contatto attuale".

Starmer ha elogiato le sanzioni americane contro le compagnie petrolifere russe, definendole "decisive", e ha ribadito che la pressione dovrà continuare "fino a quando Putin non dimostrerà di essere davvero serio sulla pace". Il premier ha ricordato che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky "da mesi si dice pronto a un cessate il fuoco e a incontrare Putin, ma il presidente russo continua a prendere tempo e a fare richieste assurde su territori che non è riuscito a conquistare con la forza".

Starmer ha quindi annunciato che la coalizione dei Volenterosi agirà per "togliere il petrolio e il gas russi dal mercato globale" e "soffocare i finanziamenti alla guerra di Mosca". Il premier britannico ha ribadito la volontà di procedere rapidamente allo sblocco dei beni russi congelati per destinarli ai risarcimenti e alla ricostruzione. "Stiamo rafforzando la difesa aerea ucraina", ha aggiunto, precisando che il Regno Unito fornirà nuovi missili per potenziare la protezione del Paese durante l’inverno. Il premier ha poi assicurato che la coalizione manterrà la pressione militare su Putin e continuerà a lavorare per garantire una sicurezza multinazionale quando arriverà la pace. "Il futuro dell’Ucraina è il nostro futuro - ha concluso Starmer - Siamo determinati ad agire ora, aumentando la pressione su Putin per portarlo finalmente al tavolo dei negoziati in buona fede".

Anche per il presidente francese Emmanuel Macron, intervenuto in videoconferenza, "rappresentano ovviamente una svolta le sanzioni americane'' imposte alla Russia per la guerra che sta conducendo in Ucraina. "L'efficacia delle sanzioni dovrebbe avere un impatto evidente sul finanziamento della guerra da parte della Russia'', ha aggiunto il capo dell'Eliseo.

Alla riunione ha preso parte la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. L'incontro - sottolinea Palazzo Chigi in una nota - si è svolto all’indomani "delle recenti parallele decisioni di Unione Europea e Stati Uniti di introdurre nuove sanzioni contro la Russia, a seguito della persistente indisponibilità di Mosca a impegnarsi per la cessazione delle ostilità". La premier, nel corso del suo intervento in video collegamento, "ha ribadito l’importanza dell’unità tra le due sponde dell’Atlantico" nel perseguire "un cessate il fuoco da cui venga avviato un credibile percorso negoziale che prenda le mosse dall’attuale linea di contatto con l’obiettivo di raggiungere una pace giusta e duratura", si legge ancora nel comunicato diffuso dalla Presidenza del Consiglio.

Rutte: "Putin sta finendo soldi, truppe e idee"

"Putin sta finendo soldi, truppe e idee", ha dichiarato il segretario generale della Nato, Mark Rutte, nel corso di una conferenza stampa a Londra al termine della riunione della coalizione dei Volenterosi. Sottolineando che la Russia in Ucraina sta ottenendo "guadagni marginali", Rutte ha evidenziato che "migliaia di russi stanno morendo a causa dell'aggressione illusoria di Putin". "Il presidente Trump lo ha detto molto bene. Dovrebbero fermarsi dove sono ora", ha aggiunto il segretario generale della Nato.

Rispondendo alla domanda se gli Stati Uniti forniranno missili Tomahawk a lungo raggio, Rutte ha poi affermato che spetta ai singoli alleati dell'Ucraina decidere quali armi fornire a Kiev. "La questione è ancora sotto esame da parte del presidente e, naturalmente, spetta agli Stati Uniti decidere", ha detto Rutte.

Ministero della Difesa smentisce ipotesi invio missili Samp/T

Intanto, "in merito ad alcune notizie diffuse da organi di stampa", il ministero della Difesa ha smentito "in modo netto e categorico l’ipotesi di un invio di missili o munizionamento del sistema Samp/T all’Ucraina. L’Italia continua a sostenere l’Ucraina nel quadro degli impegni assunti in sede Nato e Unione Europea, con un approccio trasparente e coerente con le deliberazioni del Parlamento".

"Si ricorda che tutte le eventuali forniture militari sono classificate e vengono comunicate esclusivamente nelle competenti sedi istituzionali, nel pieno rispetto delle procedure definite nel corso della precedente legislatura", conclude la nota della Difesa.

Erano state fonti informate a riferire a Bloomberg che l’Italia sta finalizzando il dodicesimo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina focalizzandosi su munizioni e missili Samp/T per la difesa antiaerea.

Zelensky: "Su scambi territori Russia non va premiata"

"Dobbiamo tutti ricordare che le questioni relative all'integrità territoriale e qualsiasi presunto scambio di territori non devono premiare l'aggressione né incoraggiare future aggressioni", ha detto il presidente ucraino Zelensky, rivolgendosi in video collegamento da Londra ai leader della coalizione dei Volenterosi.

Secondo quanto riferito dalla Bbc, Zelensky ha esortato i leader a "non dare alla Russia alcun motivo di pensare di poter mettere fine a questa guerra con un esito ingiusto nei nostri confronti". Per il presidente ucraino, "solo una soluzione forte ed equa" potrà realmente mettere fine alla guerra.

Zelensky ha poi accusato Mosca di condurre "una campagna di terrore contro il sistema energetico ucraino", con l’obiettivo di trasformare "il freddo invernale in uno strumento di tormento e pressione contro il nostro popolo e la nostra difesa". Il presidente ha ringraziato Trump per "le sanzioni imposte alle compagnie petrolifere russe" e Starmer per la fornitura dei missili Storm Shadow, ribadendo la richiesta agli Stati Uniti di fornire missili a lungo raggio Tomahawk. Zelensky ha sottolineato che "la diplomazia conta solo quando porta a decisioni reali" e ha invitato i Paesi della coalizione dei Volenterosi a concentrarsi su "ciò che è più pratico ed efficace": mantenere la pressione su Mosca attraverso sanzioni, il sequestro dei beni russi congelati e il rafforzamento della capacità militare ucraina.

"Il nostro obiettivo è spezzare la capacità della Russia di uccidere, distruggere e terrorizzare - ha dichiarato il leader ucraino - Non deve esserci altra opzione per la Russia se non porre fine alla guerra e restituire la pace al nostro Paese".

Prima della riunione Zelensky ha incontrato Starmer a Downing Street. "Vladimir Putin non dimostra di voler fermare la guerra", ha detto, ringraziando il Regno Unito per il sostegno e, riportano i media britannici, accusando il leader russo di spingere l'Ucraina verso un "disastro umanitario".

A Londra il presidente ucraino ha incontrato anche re Carlo. "Sono grato a Sua Maestà e all'intero Regno Unito per il loro sostegno incrollabile al nostro popolo, nonché per i loro forti messaggi pubblici a sostegno dell'Ucraina e della ricerca della pace per il nostro Paese", ha affermato Zelensky in un post su X.

Zelensky: "Buoni risultati a summit Ue, tutti stanchi degli inganni di Mosca"

Zelensky è soddisfatto del vertice Ue a Bruxelles che si è concluso con "buoni risultati", mentre "tutti sono stanchi degli inganni di Mosca". Lo ha scritto il presidente ucraino in un lungo post, nel quale afferma che "l'Unione Europea ha assicurato che l'assistenza finanziaria all'Ucraina sarà mantenuta non solo l'anno prossimo, ma anche nel 2027: si tratta di un'importante decisione unanime". Non solo: fra i "buoni risultati" Zelensky cita il fatto che "abbiamo ottenuto il sostegno politico per quanto riguarda i beni russi congelati e il loro massimo utilizzo per difendersi dall'aggressione russa, la Commissione europea definirà tutti i dettagli necessari".

Secondo il presidente ucraino, "si registrano anche progressi nel rafforzamento della difesa aerea: sebbene i dettagli non siano ancora pubblici, abbiamo ricevuto segnali positivi e i nostri team lavoreranno rapidamente con i rispettivi Paesi. Stiamo inoltre collaborando in modo sostanziale con i Paesi che possono supportare il nostro settore energetico, sia nella ripresa che nella fornitura di risorse essenziali".

Nel ringraziare l'Ue per il via libera al 19esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, il presidente ucraino sottolinea l'importanza che "i suoi elementi siano supportati dalle sanzioni di altri Paesi europei al di fuori dell'Ue, in particolare Regno Unito, Norvegia e Svizzera. Naturalmente, stiamo già iniziando a lavorare con l'Ue sul prossimo pacchetto di sanzioni: la Russia deve sentire le reali perdite causate dalla sua guerra". "Anche la decisione degli Stati Uniti di imporre sanzioni alle compagnie petrolifere russe è molto efficace - ribadisce - è importante che tutta l'Europa sostenga la politica di limitazione delle forniture russe. I nostri partner ci ascoltano e tengono conto delle nostre proposte. Tutti sono semplicemente stanchi del fatto che la Russia inganni costantemente il mondo e creda che la faranno franca".

Mosca accusa l'Ue di fare il "poliziotto globale" con le sanzioni

La Russia ha duramente criticato l'Unione Europea per il suo 19esimo pacchetto di sanzioni, definendolo un tentativo di assumere il ruolo di "poliziotto globale". Le nuove misure colpiscono 45 aziende, di cui 17 in Paesi terzi come Cina, Thailandia e India, nell'ambito della risposta all'invasione dell'Ucraina.

"Intrappolata nel proprio senso di eccezionalismo, l'Ue ricatta un numero crescente di Paesi terzi con la proliferazione delle sanzioni secondarie. In questo modo, dichiara apertamente di considerarsi autorizzata a dettare le regole del commercio e della cooperazione economica tra Stati sovrani", ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.

"L'Ue non si rende conto che la pretesa di assumere il ruolo di 'poliziotto globale' (o, se preferite, di 'ufficiale doganale') avrà inevitabili conseguenze sul ruolo e sulla posizione dell'Unione nel mondo", ha aggiunto la portavoce in una nota.

Dmitriev arrivato negli Usa

Anche Kirill Dmitriev, inviato speciale del Cremlino per gli investimenti esteri e capo del fondo sovrano russo, ha criticato le sanzioni imposte dall'Amministrazione Trump contro i due colossi energetici russi Rosneft e Lukoil, definendole "ostili".

"Le sanzioni e le misure ostili non avranno alcun impatto sull'economia russa", ha affermato dopo il suo arrivo negli Stati Uniti, dove dovrebbe incontrare funzionari dell'Amministrazione e l'inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff.

"Il potenziale di cooperazione economica tra Russia e Stati Uniti esiste ancora, ma si concretizzerà solo se gli interessi della Russia saranno rispettati", ha aggiunto Dmitriev.

Orban: "Vertice di Budapest sempre in agenda"

Il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha assicurato oggi che il vertice tra i presidenti di Stati Uniti e Russia, Trump e Putin, "rimane all'ordine del giorno. Americani e russi stanno negoziando e potrebbero raggiungere un accordo in qualsiasi momento", ha dichiarato all'emittente ungherese Kossuth, aggiungendo che "l'Ungheria attende, dato che la conferenza di pace potrebbe tenersi molto rapidamente se si raggiungesse un accordo".

Leggi anche
Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL

threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram

ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza