Report Verizon, rubati 700 milioni di dati delle aziende in tutto il mondo. Marc Sitler all'Adnkronos: "Il maggior numero di furti di dati arriva dall'Est Europa, mentre i maggiori casi di cyber-spionaggio partono dall'Est asiatico"
Non solo un danno pratico per la manomissione ed il furto di informazioni sensibili ma anche una perdita economica sensibile: solo lo scorso anno le imprese hanno infatti perso 400 milioni di dollari a causa di crimini informatici, con una compromissione dovuta ai cyber attack di 700 milioni di dati. L'allarme arriva dal Data Breach Investigations Report (Dbir) 2015 realizzato da Verizon, che ha messo sotto la lente d'ingradimento 80mila incidenti di sicurezza in 70 organizzazioni di 61 Paesi nel mondo. E anche l'Italia non è risparmiata dall'azione dei criminali informatici. Nell'analisi, Verizon rileva che sono il phishing e il cyber-spionaggio a confermarsi come le maggiori minacce che rendono vulnerabili le imprese e da cui le aziende dovrebbero proteggersi. Nove le tipologie di attacco messe in luce dal Reporto di Verizon e a cui possono essere ricondotti il 96% dei crimini informatici.
Al primo posto con il 28,5% ci sono le intrusioni nei Pos, un furto che colpisce maggiormente il settore alloggi, l'intrattenimento e le vendite al dettaglio. Con il 18,8% dei casi è il crimeware a conquistare i l secondo posto fra le maggiori minacce, un vero e proprio problema che tocca il settore pubblico, l'informazione e le vendite. Al terzo posto Verizon colloca infine lo spionaggio informatico con il 18%. "Anche se non possiamo parlare di attacchi informatici specifici, possiamo affermare che l’Est Europa è l’area dalla quale, storicamente, ha origine il maggior numero di attacchi di skimming agli Atm e ai Pop" spiega all'Adnkronos Marc Spitler, Senior Analist e co-autore del Verizon Data Breach Investigation Report. "Così come -aggiunge Spitler- i casi di cyber-spionaggio provengono, storicamente, dai paesi dell’est asiatico". "Tuttavia, -sottolinea l'esperto di Verizon- è importante evidenziare che l’attribuzione a un paese specifico o a un gruppo di paesi è tutt’oggi uno dei dati più complessi da individuare. Non ci basiamo esclusivamente sulla provenienza dell’indirizzo Ip per attribuire gli attacchi a un paese in particolare".