La newsletter di avvicinamento ai prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali. Ecco cos'è successo nell'ultima settimana
Il 6 febbraio 2026 bussa alla porta. Il countdown verso la cerimonia inaugurale di Milano Cortina 2026 regala ogni giorno una sorpresa. Sul fronte sportivo e su tutto ciò che riguarda i preparativi per le prime Olimpiadi diffuse della storia. Giochi Invernali che, indipendentemente dai risultati conquistati sulle piste, cambieranno per sempre la concezione della rassegna a cinque cerchi.
L'ultima novità? Jasmine Paolini, numero 6 del ranking Wta, sarà tedofora a Milano Cortina 2026. Ieri, giovedì 23 ottobre, la tennista azzurra lo ha annunciato sui social. Paolini ha comunicato la grande notizia con un post sul proprio profilo Instagram. Concetti chiave? Onore e appartenenza: "Sono orgogliosa - ha scritto la campionessa toscana - di essere una delle tedofore alle prossime Olimpiadi di Milano Cortina 2026".
Altra questione, più delicata. Gli atleti di Russia e Bielorussia non potranno partecipare alle qualificazioni per le Olimpiadi e Paralimpiadi invernali del prossimo anno, nelle gare di sci e snowboard della Fis. La Federazione internazionale ha dichiarato che il suo consiglio ha votato "per non agevolare la partecipazione di atleti di Russia e Bielorussia come atleti neutrali individuali (Ain) alle qualificazioni Fis", escludendoli di fatto anche dai Giochi. La Fis sovrintende allo sci alpino, nordico, allo sci freestyle e allo snowboard. Il Comitato Olimpico Internazionale consente agli atleti di Russia e Bielorussia di competere come neutrali nelle gare individuali dopo un rigoroso processo di selezione, e il Comitato Paralimpico Internazionale ha permesso loro di tornare con tutti i loro simboli nazionali. Ma l'ultima parola spetta alle federazioni sportive, e molte hanno mantenuto le sanzioni imposte dopo l'invasione russa dell'Ucraina.
Oltra alla Fis, l'organismo di riferimento per il biathlon, l'Ibu, non permetterà loro di tornare, e non potranno partecipare nemmeno agli sport di scivolamento come bob, slittino e skeleton. Con l'impossibilità di praticare sport di squadra come l'hockey su ghiaccio e il curling, solo pochi russi e bielorussi potranno partecipare allo scialpinismo, così come al pattinaggio artistico, al pattinaggio di velocità e allo short track, disciplina gestita dall'Unione di pattinaggio.
L'ultima settimana di avvicinamento ai prossimi Giochi Invernali racconta anche la presentazione, in Triennale a Milano, degli Iconic Posters di Milano Cortina 2026. Capolavori firmati dalle artiste Olimpia Zagnoli e Carolina Altavilla. Da decenni parte integrante della storia dei Giochi, gli Iconic Posters traducono in immagine l’identità di ogni edizione, diventando nel tempo veri e propri simboli culturali. Con Milano Cortina 2026, questa tradizione si rinnova con uno sguardo contemporaneo e inclusivo: le due opere interpretano lo spirito italiano attraverso un racconto visivo che unisce competizione, entusiasmo e valorizzazione dei territori ospitanti. Le opere di Olimpia Zagnoli e Carolina Altavilla restituiscono due visioni complementari di un’unica identità: quella dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026 come racconto visivo che celebra la pluralità dei linguaggi e la forza simbolica dell’arte.
Olimpia Zagnoli cattura l’essenza dei Giochi, l’energia e la personalità di chi li vive, sublimando il dna della città e della natura, di Milano e di Cortina. L’utilizzo di un linguaggio immediato e vibrante crea una visione ironica e simbolica. Il poster diventa così un emblema dello spirito Olimpico: uno sguardo aperto sul mondo che celebra con entusiasmo le diversità servendosi di elementi che raccontano e rappresentano ognuno di noi. Allo stesso tempo l’Iconic Poster Paralimpico, realizzato da Carolina Altavilla, è un omaggio alla dimensione collettiva e alla forza inclusiva dei Giochi. L’opera racconta la capacità dello sport di unire, sostenere e ispirare, dando forma a un messaggio universale di appartenenza e solidarietà. Con uno stile contemporaneo e privo di stereotipi, il poster valorizza la determinazione e l’energia degli atleti. Il messaggio “We participate as a community” esprime inoltre una visione condivisa: partecipare, insieme, come parte di un’unica storia.