La newsletter di avvicinamento ai prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali. Ecco cos'è successo nell'ultima settimana
Poco meno di due mesi al via di Milano Cortina 2026. Poco meno di due mesi che raccontano sogni, novità, pezzi di storia. Il sogno è quello di Federica Brignone, l'atleta azzurra più attesa ai Giochi Invernali: ci arriverà da portabandiera (insieme ad Amos Mosaner, Arianna Fontana e Federico Pellegrino), per poi fronteggiarsi con le migliori al mondo sulla neve delle Tofane. Le novità sono tante e tra queste c'è la nascita del Laboratorio Antidoping Fmsi, nella periferia di Roma. Un'eccellenza internazionale, già eredità delle prossime Olimpiadi Invernali. Poi c'è la storia, che passa attraverso i luoghi. Come il Park Hotel des Dolomites, edificio che ha attraversato due guerre mondiali diventando ospedale militare, collegio, convitto e centro di accoglienza, prima di rinascere per mettersi di nuovo al servizio delle Olimpiadi con la sua ospitalità.
La notizia più attesa è arrivata oggi: Federica Brignone gareggerà alle Olimpiadi di Milano Cortina. Lo ha chiarito il presidente del Coni Luciano Buonfiglio, dopo aver annunciato che la fuoriclasse azzurra dello sci sarà portabandiera ai Giochi insieme ad Amos Mosaner, Arianna Fontana e Federico Pellegrino . Una decisione comunicata alle 12:12 del 12 dicembre: "Ho scelto di annunciare i nomi dei portabandiera e c'è un senso di complicità con i numeri, la fortuna, la cabala. Il 12 è considerato il numero della completezza, dell’armonia e della ciclicità, sono 12 i mesi, le ore, e i segni zodiacali, ma la parola che mi sta più a cuore è l’armonia che in tutte le circostanze stiamo cercando di portare avanti, il desiderio che ci sia un mondo in armonia, quello di cui ci occupiamo noi. Vorrei che fossimo di esempio. L’armonia è stata anche la chiave dello sviluppo di Milano Cortina".
Dopo quattordici mesi di lavori, un immobile pubblico in disuso nella periferia di Roma è stato trasformato in un’eccellenza internazionale. Il nuovo Laboratorio Antidoping Federazione Medico Sportiva Italiana di via delle Rupicole è diventato un centro all’avanguardia riconosciuto a livello mondiale e un modello di rifunzionalizzazione del patrimonio immobiliare pubblico e di riqualificazione di un’intera area. L'11 dicembre il ministro della Salute Orazio Schillaci e il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi hanno visitato i cinque piani della struttura, accompagnati dal Presidente della Federazione Italiana Medico Sportiva, Maurizio Casasco, dal presidente del Coni Luciano Buonfiglio e dai vertici di Sport e Salute, il presidente Marco Mezzaroma e l’ad Diego Nepi Molineris. È stata proprio Sport e Salute a effettuare l’intervento, grazie a un investimento complessivo di 17,2 milioni di euro previsto dalla legge di bilancio 2024, prima acquisendo l’immobile in disuso e poi trasformandolo nell’unico Laboratorio Antidoping Fmsi in Italia, tra i 30 al Mondo accreditati dalla World Anti-Doping Agency. Oggi il Laboratorio è un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale, sia per efficienza operativa nell’evasione del carico analitico, sia per la totale copertura dei metodi analitici approvati dalla Wada, oltre a essere centro di riferimento nel campo della ricerca antidoping, nell’identificazione di nuovi biomarcatori e nello sviluppo di metodologie analitiche innovative.
La nuova sede permetterà di analizzare fino a 25mila campioni all’anno con un picco di 200 campioni al giorno in caso di grandi eventi, mantenendo l’accreditamento Wada. Il Laboratorio potrà anche sviluppare ulteriormente la sua attività produttiva e scientifica, grazie a nuove politiche di efficientamento e alla possibilità di eseguire tutti gli screening approfonditi anche sugli integratori alimentari, e avrà un ruolo all’avanguardia nella ricerca delle droghe sintetiche, svolgendo quindi una importante funzione per il Paese. A lavorare nei nuovi locali sarà uno staff di 35 persone, guidate dal Direttore Scientifico, Francesco Botrè, e dal Vice Direttore tecnico, Xavier de la Torre.
È stato presentato oggi, venerdì 12 dicembre, a Borca di Cadore, il libro "Il Park Hotel des Dolomites – Centovent’anni di storia ai piedi dei giganti", nell'evento di riapertura del 'Th Borca di Cadore - Park Hotel des Dolomites'. Il volume, curato da Alberto Beggiolini (con la prefazione del Presidente di Th Group Graziano Debellini) racconta la vicenda dell'iconico edificio, sorto nel 1904 tra Pelmo e Antelao come lussuoso Palace Hotel des Dolomites. Nato per accogliere l’aristocrazia europea, l’hotel ha attraversato due guerre mondiali diventando ospedale militare, poi collegio, convitto e centro di accoglienza per famiglie e pellegrini. Il volume ripercorre questa lunga metamorfosi attraverso documenti, testimonianze e un ricco apparato fotografico, ricordando gli ospiti illustri - da Marconi a D’Annunzio, da Eleonora Duse a un giovane Franklin Delano Roosevelt - e il profondo legame con le comunità della Val Boite. Oggi il Park Hotel è rinato grazie a Th Group, tornando simbolo di un’ospitalità che unisce tradizione e bellezza. Nel libro c'è ovviamente un capitolo dedicato alle Olimpiadi di Cortina del '56, momento cruciale per lo sviluppo della struttura, che tra poche settimane tornerà 'al servizio' dei Giochi Invernali.