Road to Milano Cortina: Armani, un'eredità olimpica

La newsletter di avvicinamento alle prossime Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali. Ecco cos'è successo nell'ultima settimana

Road to Milano Cortina: Armani, un'eredità olimpica
05 settembre 2025 | 16.30
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L'ultima uscita pubblica di Giorgio Armani racchiude la sua grandezza. Il senso del rispetto delle persone e degli impegni presi. Lo stilista che ha scritto un pezzo di storia della moda, scomparso ieri a 91 anni, aveva salutato tutti con la sua solita eleganza in occasione della presentazione delle divise di Milano Cortina 2026, in un evento al club Armani Privé di Milano. Era il 26 maggio. E in quell'occasione, 'Re Giorgio' aveva sottolineato ancora una volta il suo amore per lo sport e l'intreccio con la sua città. "Milano, Olimpiadi e Paralimpiadi. Non potrei immaginare un progetto di collaborazione più stimolante, che vede protagonisti la città che tanto mi ha dato e lo sport".

Armani e la firma sulle divise di Milano Cortina 2026

"Lavorare per e con gli atleti italiani - aveva spiegato Armani quella sera, sottolineando il suo impegno per i Giochi - è sempre un piacere e motivo di grande orgoglio. Ho scelto un solo colore, il bianco, per suggerire armonia con le vette innevate. Tra i valori dello sport, il rispetto è forse uno dei più alti e l’ho condensato in un’idea di semplicità, pulizia e purezza". Lo stilista aveva presentato il guardaroba ufficiale delle prossime Olimpiadi italiane insieme ad alcuni protagonisti del Team Italia, tra cui la campionessa olimpica Sofia Goggia. Divise color bianco latte, su cui spicca la grande scritta “Italia”, effetto ricamo tridimensionale. L'ultimo regalo di un gigante al suo Paese e allo sport, amato per una vita.

Olimpiadi per unire

"Conto che le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 possano servire a riavvicinare popoli adesso lontani, a svelenire quel clima di odio che purtroppo negli ultimi mesi viene esacerbato. Non entro nel merito, però i contrasti mi sembrano evidenti, le posizioni geopolitiche lontane mi sembrano evidenti, i morti quotidiani, purtroppo, mi sembrano evidenti". Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio e leader della Lega, ha parlato così pochi giorni fa nel suo intervento allo stand della Regione Veneto alla Mostra del Cinema di Venezia. Salvini ha ricordato le difficoltà del percorso di avvicinamento alle Olimpiadi in un clima geopolitico teso come quello attuale: "Conto che lo spirito olimpico possa avvicinare coloro che oggi sembrano lontani. Questo, al di là delle medaglie che spero vinceranno i nostri ragazzi, penso che sarebbe la medaglia più importante da dare vincere". L'unico accenno che Salvini fa a Trump, a Putin, a Israele e alla Palestina, riguarda lo spirito olimpico: "Mi auguro che alla cerimonia inaugurale del 6 febbraio ci siano russi, ucraini, israeliani e palestinesi. Quindi questa è l'unica lezione, perché lo sport avvicina, non allontana e non cancella".

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