"Da come mi hanno descritto il loro comportamento, credo che quei ragazzi, tutti molto giovani, siano, un po’ come i miei, solo alla ricerca di attenzioni". Lo dice ad Adnkronos Nico Acampora, titolare di PizzAut, locale e laboratorio di inclusione sociale gestito da ragazzi autistici di Cassina de Pecchi, alle porte di Milano. Acampora ha denunciato sui social il comportamento di alcuni ignoti che, lo scorso sabato sera, avrebbero preso in giro i ragazzi che lavorano nella pizzeria. "Ad un certo punto - spiega il titolare di PizzAut - alcuni clienti mi hanno chiamato dicendomi che c’erano dei ragazzini che, fuori dal giardino del ristorante, facevano questi versi strani, tipo ‘Gne gne gne…’, simulando la voce di una persona che non è in grado di parlare".
Già all’interno del post-denuncia Acampora aveva invitato i responsabili a venire a farsi offrire una cena. "Al posto di lasciarli fuori a fare i cretini - sottolinea - li vorrei invitare a conoscere meglio i ragazzi che lavorano a PizzAut e di come tutto questo sia un pezzo importante della loro vita".
Ben più gravi rispetto a questo episodio sono comunque i commenti che, persone molto più grandi di quei giovani, hanno scritto sui social, osserva. "Qualcuno - conclude il gestore della pizzeria - ha addirittura scritto ‘Non verrò mai a mangiare da voi perché gli autistici non dovrebbero mai e poi mai lavorare’ oppure ‘Loro ci mischiano il genere dell’autismo’: cose decisamente più gravi di quanto accaduto sabato scorso".
