
Per la primavera-estate 2026 Gabriele Colangelo cita il Rinascimento tra forme sartoriali, frange e dettagli scultura
Nell’orangerie del Museo Poldi Pezzoli, Giada presenta la sua nuova collezione ispirata al giardino di Boboli di Firenze e alla sua armonia rinascimentale. “Questo set è un ulteriore tributo di Giada al Rinascimento italiano - racconta il direttore creativo Gabriele Colangelo -. La peonia è l’elemento floreale di riferimento: la collezione lavora su tonalità verdi accostate a bianco e nero, colori tipici del brand, con forme pulite e sartoriali che valorizzano materiali e lavorazioni”.
La collezione alterna capi strutturati e linee fluide, con ricami a intarsio in lana e seta, fiori di georgette e capispalla resi più femminili da stampe dégradé e frange ricamate, come il cappotto ricoperto di frange preziose. Petali e foglie, disegnati come inchiostri di china, diventano stampe e ricami che ricoprono abiti trasparenti, bianchi o neri a contrasto, e scandiscono le silhouette leggere e allungate.
Frange sottili sfumate nell’onice e nella giada, microcristalli applicati, tessuti che ricordano cirri di nuvole e tonalità pacate dell’agata grigia costruiscono un’immagine delicata ma decisa. L’iconico capospalla Andi torna protagonista, con spacco frontale più alto, portato a mano dalle modelle come segno distintivo.
Accessori scultorei, collane e spille in resina, stivaletti in maglia e slides sfrangiate completano i look, esprimendo un equilibrio tra rigore sartoriale e leggerezza. L’evento rientra nel progetto ‘Art to Art’ promosso da Giada, che punta a creare un dialogo tra moda e arte in una cornice unica come quella della casa-museo milanese. (di Federica Mochi)