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Mondiali 2022, Cristiano Ronaldo rischia di finire da spettatore

Difficile che possa tornare titolare. Pesano la prestazione e la tripletta di Ramos e anche gli atteggiamenti sbagliati

Mondiali 2022, Cristiano Ronaldo rischia di finire da spettatore
07 dicembre 2022 | 10.53
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Non è più al centro del suo Portogallo. Anzi, non gioca più e difficilmente tornerà a essere titolare. Cristiano Ronaldo rischia di finire il suo ultimo mondiale da spettatore. Non è partito dall'inizio nella partita vinta per 6 a 1 dalla squadra lusitana contro la Svizzera, chi ha giocato al suo posto, Goncalo Ramos, ha segnato tre gol e, di fatto, si è preso il testimone al centro dell'attacco.

Ventuno anni il nuovo fenomeno, 38 a febbraio Cr7. Se l'anagrafe è impietosa, sono state le prestazioni e gli atteggiamenti ad accelerare un ricambio generazionale che, nei piani, doveva arrivare alla fine dei Mondiali. L'avventura in Qatar è iniziata nel segno della diffidenza, e dei pessimi rapporti con i compagni di squadra, dopo l'intervista che ha segnato la fine del suo rapporto con il Manchester United. Poi è arrivato anche il divorzio ufficiale dalla sua squadra di club.

Nonostante tutto, l'allenatore del Portogallo Fernando Santos gli ha dato fiducia nelle prime tre giornate della fase a gironi, ottenendo poco e, anzi, registrando la pessima reazione di Cr7 al momento del cambio, durante l'ultima partita che ha giocato da titolare. Forte anche del vento spinto dall'opinione pubblica, in un sondaggio il 70% dei portoghesi si è espresso per un'esclusione della loro (ex) bandiera, ha deciso di lasciarlo fuori.

Con 194 presenze all'attivo ha visto dalla panchina, dove è rimasto per 71 minuti, un giocatore con 4 presenze prendersi la scena e trascinare il Portogallo ai quarti di finale. Altri atteggiamenti sbagliati, come il mancato festeggiamento al primo gol del suo compagno, hanno segnato quella che resterà alla storia come una delle peggiori serate della sua carriera. Nonostante la larghissima vittoria della sua squadra, perché Cristiano Ronaldo, anche quando vinceva da solo, ha sempre concepito il calcio soprattutto come una questione personale.

E anche come un perenne confronto a distanza con l'altro fenomeno assoluto, Lionel Messi. E deve pesare ancora di più a Cr7 vivere il suo tramonto in nazionale assistendo alle gesta della 'Pulce', che sta trascinando l'Argentina e che ha saldamente in mano lo spogliatoio della nazionale albiceleste e il tifo incondizionato degli argentini e del resto del mondo dalla sua parte. La differenza la fanno le prestazioni e gli atteggiamenti.

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