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Mondo Rai/Appuntamenti e novità

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08 luglio 2022 | 22.38
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Da domani, alle 21.25 su Rai 1, tornano le otto puntate di “The Voice Senior” seconda edizione. Antonella Clerici al timone, Orietta Berti, Loredana Bertè, Gigi D’Alessio e Clementino sulle poltrone della giuria per premiare le più belle voci over 60 d’Italia. Si parte con le sei Blind Auditions, le “audizioni al buio”, vera e propria cifra del programma: i giudici, di spalle, ascoltano i concorrenti senza poterli vedere. Solo la loro voce può conquistarli e, in quel caso, il coach può voltarsi per aggiudicarsi il concorrente in squadra. Al termine delle Blind, nella fase Cut, i quattro coach sono costretti a selezionare i 24 aspiranti talenti musicali – 6 per team – che passano al Knock Out, la semi finale in cui i talenti di ciascuna squadra si sfidano fra loro con il proprio cavallo di battaglia. È il coach a decidere stavolta chi far andare avanti nella gara e solo 3 concorrenti per team accedono alla Finale, in onda sabato 27 agosto.

Il primo grande protagonista dell’era contemporanea. Anzi, secondo i testi di storia, colui che ne ha provocato l’inizio. Un uomo nato su un’isola, la Corsica, luogo remoto di quell’impero che lui stesso avrebbe poi creato, esportando, paradossalmente, idee rivoluzionarie nell’intera Europa, incendiando gli animi di milioni di individui in tutto il continente, dividendo e spaccando l’opinione pubblica, al suo tempo come anche ai nostri giorni. Tutto questo è stato Napoleone Bonaparte. Un personaggio che il professor Alessandro Barbero racconta quasi in “presa diretta” nel docufilm scritto con Davide Savelli per la regia di Graziano Conversano “Ei fu. Vita, conquiste e disfatte di Napoleone Bonaparte”, in onda domani alle 21.20 su Rai 3. Un viaggio dall’infanzia alla fine dei suoi giorni tutto basato sulle fonti storiche - documenti, biografie, memoriali – e arricchito dalle testimonianze di alcuni grandi testimoni, interpretati da attori, che in alcuni casi erano fan sfegatatati o caustici detrattori, e in altri casi commentatori “imparziali”: Alessandro Manzoni; Luciano Bonaparte, Madame De Stael, Giuseppina Bonaparte, Maria Luisa d’Austria, il duca di Wellington, e alcuni dei suoi soldati, pronti a seguirlo sempre e ovunque. La narrazione di Alessandro Barbero è interamente ambientata sull’isola d’Elba, in alcuni luoghi del primo esilio napoleonico, come la Palazzina dei Mulini, la Villa di San Martino, il Santuario della Madonna del Monte e i forti Falcone e della Linguella.

“Le supplici” di Eschilo “riscritte” in greco moderno e siciliano da Moni Ovadia che interpreta la tragedia - rappresentata nel 463 a.C. al teatro di Dioniso di Atene - nella cornice del Teatro Greco di Siracusa: è lo spettacolo teatrale che Rai Cultura propone domani alle 21.55 su Rai 5. Con Moni Ovadia anche Donatella Finocchiaro e Angelo Tosto. Danao ed Egitto, pronipoti di Epafo, figlio di Europa e Zeus, regnano insieme sull’Egitto. Il primo è padre di cinquanta figlie e il secondo di cinquanta maschi che vogliono prendere per spose le cugine. Le sorelle fuggono con il padre per sottrarsi alle nozze coi cugini e si recano ad Argo per chiedere protezione presso il re Pelasgo. Quest'ultimo rimette la decisione all'assemblea popolare, che decreta all'unanimità di accoglierle: il coro delle fanciulle innalza un canto pieno di gratitudine nei confronti dell'ospite e della sua città. Da quel giorno i pelasgi diventano i danai.

Su Rai3 'Un giorno in Pretura' - Su Rai Storia 'Le Storie di Passato e Presente'

Il 6 settembre 2020, alle 3.20 del mattino, viene ucciso senza alcun motivo Willy Monteiro Duarte, un giovane di 21 anni.. Accusati della sua morte sono quattro ragazzi: Francesco Belleggia, Mario Pincarelli e i due fratelli Bianchi, Marco e Gabriele. Sarebbero loro quattro che, durante una violentissima aggressione durata meno di 50 secondi, avrebbero ucciso a calci e pugni Willy, colpevole solo di essersi trovato nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Domani, alle 23.15 su Rai 3, “Un giorno in Pretura” ripercorre il processo che, attraverso le decine di testimonianze dei ragazzi presenti quella sera, ha fatto luce su un omicidio che ha sconvolto il paese, per ferocia e totale mancanza di movente.

La storia dei soldati italiani durante il secondo conflitto mondiale raccontata, in attraverso tre momenti cruciali: la dichiarazione di guerra, la ritirata di Russia e la strage di Cefalonia. Momenti al centro di “Le storie di Passato e Presente” con Paolo Mieli, in onda domani alle 20.30 su Rai Storia. Il 10 giugno 1940, davanti alla formidabile avanzata dell’esercito nazista, Mussolini rompe gli indugi e dal balcone di Palazzo Venezia dichiara guerra a Francia e Gran Bretagna. Sul fronte orientale, invece, tra fine del 1942 e l’inizio del 1943, i sovietici contrattaccano e travolgono i nazifascisti. Per i soldati italiani ha inizio una lunga e tragica ritirata. Il 1943, per il fascismo, è anche l’anno della crisi: il 25 luglio e l’8 settembre sono le due date che segnano la caduta del regime mussoliniano e l’armistizio con gli alleati. Ma la guerra continua e, subito dopo l’armistizio, i tedeschi occupano la penisola. In seguito all’occupazione tedesca, inizia ad organizzarsi la Resistenza. Episodi di resistenza si verificano anche fuori dai confini nazionali. Come nell’isola greca di Cefalonia, dove la Divisione Acqui si rifiuta di cedere le armi ai tedeschi. La risposta nazista sarà una strage.

I 'Carmina Burana' di Carl Orff, lo scenario di Piazza San Marco a Venezia, la bacchetta del Maestro Fabio Luisi sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro La Fenice: è il concerto che Rai Cultura propone, in diretta, domani alle 20.45 su Rai 5. Solisti Regula Mühlemann (soprano), Michael Schade (tenore) e Markus Werba (baritono). Conducono Elena Biggioggero e Francesco Antonioni. La regia Tv è di Fabrizio Guttuso Alaimo.

Su Rai1 'Linea Bianca' fa tappa a Malta - Su Rai Storia 'Milleluci' su Raffaella Carrà

Domani alle 14 su Rai 1, Donatella Bianchi e la sua squadra scoprono l’arcipelago di Malta: con appena 316 km di superficie, uno dei più piccoli al mondo, ma allo stesso tempo uno dei più popolati, con oltre 417.000 residenti. “Linea Blu” racconta la costa, le isole per poi scendere sui fondali a documentare come i relitti navali siano diventati un paradiso di biodiversità: una ricerca internazionale sta studiando, attraverso indagini ecologiche e sul DNA delle spugne che hanno colonizzato i relitti, come sta cambiando l’ambiente mare in seguito al cambiamento climatico. L’arcipelago di Malta è estremamente importante anche dal punto di vista storico ed archeologico: sull’isola di Gozo c’è il tempio più antico conosciuto, quello di Ggantjia, risalente a circa 6000 anni fa: si ipotizza che ci furono contatti tra la popolazione dell’epoca e i primi navigatori provenienti dalle vicine coste siciliane. E a oltre 100 metri di profondità, sono attivi gli studi archeologici su una nave fenicia che risale al 700 a.C. Tornando in superficie, si scopre il centro cinematografico dove sono stati realizzati decine di film internazionali, e il grande allevamento di tonni rossi, pregiatissimi pesci particolarmente apprezzati dai giapponesi. E non può mancare un approfondimento sui cavalieri di Malta, con un’intervista a un esponente dell’ordine dei Cavalieri di San Giovanni, secondo la dicitura corretta. Come ogni sabato, ad accompagnare Donatella Bianchi nel suo viaggio, c’è Fabio Gallo. Questa settimana il suo viaggio lo conduce a esplorare la famosa Laguna Blu per poi fare tappa nel villaggio di Braccio di Ferro, costruito appositamente per la realizzazione del film (con protagonista l’indimenticato Robin Williams) e quindi trasformato in uno spettacolare parco divertimenti.

Il primo spettacolo condotto in coppia da due donne: Raffaella Carrà e Mina. E’ “Milleluci”, otto puntate dirette nel 1974 da Antonello Falqui - che ne era anche autore con Roberto Lerici - delle quali Rai Cultura propone un’antologia in onda domani alle 13.00 su Rai Storia, nell’ambito dell’omaggio alla Carrà a un anno dalla scomparsa. Raffaella interpretava anche la sigla iniziale “Din don dan”, mentre quella finale, “Non gioco più”, era affidata a Mina.

Una serie di sei concerti con musicisti italiani che suonano musica italiana: da Frescobaldi a Puccini, da Vivaldi a Verdi, ma anche composizioni di Morricone, Corghi e Filidei. E’ “Io suono italiano” che, nella puntata in onda domani in prima visione alle 19.35 su Rai 5 propone “Il flauto all'Opera”: Andrea Oliva, uno dei più apprezzati flautisti contemporanei, in duo con il pianista Roberto Prosseda, presenta un programma di brani virtuosistici per flauto e pianoforte di Donizetti, Briccialdi e Morlacchi ispirati al mondo dell’opera italiana. Il concerto si chiude con brani di Rota e Morricone. A seguire “Amando ma non troppo”: il mezzosoprano Marina De Liso, con Roberto Loreggian al cembalo e Nicola Dal Maso al violone, è protagonista di un concerto che alterna arie di Frescobaldi e Monteverdi con rarità di Barbara Strozzi, Benedetto Ferrari e Felice Sances.

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