"Cori fascisti in sede FdI a Parma, Meloni condanni", la richiesta del Pd e la replica

La nota dei dem dopo le notizie di stampa, la risposta di Roscani: "Già commissariata la federazione provinciale di Gioventù nazionale di Parma, non accettiamo lezioni"

Logo di Fratelli d'Italia - Fotogramma
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31 ottobre 2025 | 11.10
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Dopo la notizia apparsa su alcuni quotidiani, è indirizzata a Giorgia Meloni la richiesta da parte del Pd di condannare i cori fascisti intonati in una sede di Fratelli d'Italia a Parma.

"Questa volta la matrice è chiara: giovani inneggiano al duce in una sede di Fdi. Per questo chiediamo alla Premier Meloni di condannare senza esitazione un episodio grave che offende una città e la storia di un paese. Meloni dovrebbe ricordare ai suoi, soprattutto ai più giovani, che governa democraticamente eletta perché qualcuno combatté il fascismo anche a costo della vita. E dovrebbe ricordare ai suoi giovani, di cui va tanto fiera, che la Costituzione su cui ha giurato è nata dalla Resistenza e dalla lotta di liberazione dal nazifascismo", recita una nota di Chiara Braga e Francesco Boccia, Capigruppo Pd alla Camera dei deputati e al Senato.

La replica: "Già commissariata federazione provinciale di Gioventù Nazionale"

"Gioventù Nazionale ha provveduto immediatamente appena appreso il fatto, a commissariare la federazione provinciale di Gn di Parma, comunicandolo con una nota nelle prime ore del mattino e ben prima della pubblicazione del video", risponde il deputato di Fdi, Fabio Roscani, presidente nazionale di Gioventù Nazionale.

"Abbiamo dimostrato con chiarezza e nettezza come si agisce di fronte a questi episodi, ribadendo che non c'è spazio nel nostro movimento per comportamenti incompatibili con i valori della libertà e della democrazia. Allo stesso tempo - insiste Roscani - non accettiamo lezioni dalla sinistra e aspettiamo ancora dai vertici nazionali del Partito democratico che fino ad oggi non hanno detto una parola di condanna, o preso le distanze, quando giovani esponenti del Pd si facevano fotografare con indosso magliette inneggianti alle Brigate Rosse".

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