Manovra, sale tensione in maggioranza: alt Forza Italia su affitti brevi, banche ancora in mirino Lega

Fratelli d'Italia media: "Sensibilità diverse, le migliorie si faranno tutti insieme". Intanto nel governo minimizzano: "Fisiologiche discussioni tra partiti"

Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Antonio Tajani - Fotogramma /Ipa
Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Antonio Tajani - Fotogramma /Ipa
22 ottobre 2025 | 00.04
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Dagli affitti brevi alle banche, cresce la tensione nella maggioranza sulla manovra economica. Ancora una volta nella giornata di ieri è arrivato il secco 'no' del vicepremier e leader di Forza Italia Antonio Tajani, che ha ribadito la contrarietà degli azzurri all'aumento della cedolare secca dal 21 al 26 per cento sui cosiddetti affitti brevi.

Affitti brevi, banche e forze dell'ordine: i paletti di Forza Italia

Forza Italia, ha infatti sottolineato Tajani alla conferenza stampa di presentazione degli 'Stati generali della casa', "non voterà mai un aumento della tassazione sugli affitti brevi contenuto nella bozza della manovra economica", annunciando quindi un confronto sul tema con il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti.

Ma non è l'unico fronte aperto per gli azzurri. Tajani ha infatti posto altri due "paletti": garanzie sul rinnovo contrattuale per le forze dell'ordine e chiarezza sulla versione definitiva della misura che prevede il contributo delle banche. Nessun dramma, assicura il leader di Forza Italia, spiegando che "non sono previsti vertici di maggioranza perché siamo tutti in movimento. Io stesso" oggi "sarò a Londra. E comunque sono questioni che si risolvono, si tratta di particolari di un quadro generale già approvato".

Lega rivendica tassa sulle banche

Di segno opposto l'atmosfera in casa Lega, che rivendica la tassa sulle banche come bandiera della propria azione. Il Consiglio federale del Carroccio, riunito all'unanimità, ha dato mandato al segretario Matteo Salvini e ai capigruppo Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo di "intervenire in fase di conversione, qualora ce ne fosse necessità", per valutare un possibile aumento del contributo degli istituti di credito "che sarà destinato al sostegno di sanità, famiglie e imprese". Via Bellerio fa inoltre sapere che la Lega "si impegnerà per chiedere il massimo sforzo possibile alle banche per aumentare gli investimenti in sicurezza, con un piano straordinario di assunzioni per le forze dell'ordine, detassazione di straordinari e sostegno previdenziale".

Linea della prudenza per Fratelli d'Italia

In Fratelli d'Italia, la linea è invece di maggiore prudenza. Se la partita sulle banche è considerata chiusa - "il contributo da parte delle banche sarà di 4,5 miliardi di euro per il prossimo anno e di undici miliardi per il triennio", ha ricordato Marco Osnato, presidente della Commissione Finanze della Camera - sul fronte degli affitti brevi si attende di leggere il testo finale della manovra. "Si sta parlando soltanto di una bozza, quindi non abbiamo nulla di concreto, aspettiamo di leggere il testo definitivo e poi decideremo con il resto della maggioranza come procedere", ha quindi spiegato Gianluca Caramanna, deputato di Fdi e responsabile nazionale del dipartimento Turismo.

La scelta del governo, precisa Caramanna, è stata finora quella "di non limitare ma di regolamentare gli affitti brevi. Noi siamo per la tutela dei gestori, della proprietà privata e della prima casa. Per quanto riguarda la fiscalità, dal secondo al quarto appartamento la tassazione sulla cedolare resterebbe al 26 per cento. In questa bozza infatti si parla solo della prima casa. Aspetteremo il testo definitivo nei prossimi giorni e ovviamente anche a livello parlamentare faremo una scelta con il resto della maggioranza".

Governo minimizza: "Sensibilità diverse, la faremo insieme"

Fonti parlamentari di Fratelli d'Italia minimizzano le tensioni, ricordando che "ognuno ha le proprie sensibilità, com'è naturale". Sul tema degli affitti brevi, aggiungono, "siamo perfettamente d'accordo, come ha già avuto modo di spiegare il collega Caramanna". E dalla pattuglia meloniana arriva un messaggio di compattezza: "La manovra è firmata da Giorgetti, checché ne dica la Lega, e la riflessione per migliorarla ulteriormente la faremo tutti insieme". In ambienti governativi, infine, non si registrano particolari allarmi per le prese di posizione di Tajani e Salvini. Sono le solite discussioni tra partiti di maggioranza, è il refrain che trapela da fonti dell'esecutivo.

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