Meritocrazia Italia: Mauriello: "Serviva un tavolo comune, meno protagonismi e più squadra"

Meritocrazia Italia, nel corso della Direzione nazionale, ha avviato a Roma un ampio confronto con la dirigenza del movimento, ospiti istituzionali e rappresentanti di oltre trenta realtà associative

Meritocrazia Italia: Mauriello:
06 dicembre 2025 | 14.11
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Un incontro con le principali associazioni operanti su tutto il territorio nazionale: così Meritocrazia Italia, nel corso della Direzione nazionale, ha avviato a Roma un ampio confronto con la dirigenza del movimento, ospiti istituzionali e rappresentanti di oltre trenta realtà associative, tra cui Federformazione, Oikos Mediterraneo, Telefono Rosa, Habitat World, Wwf, Conflavoro, Enac, Pmi Italia, Legambiente, Federytaly, Stati Uniti d’Italia, Accademia Culturale Cartagine e il Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Roma – Terziario Donna Confcommercio.

“Dopo il congresso nazionale e la prima tappa del tour di presentazione del libro del movimento, era giunto il momento di avviare un tavolo tecnico, politico e culturale con tutto il mondo associativo – sottolinea il presidente di Meritocrazia Italia, Walter Mauriello - da soli non si può andare lontano. Emerge la necessità di migliorarsi, confrontarsi e sentirsi parte di una missione più ampia”.

“Il mondo associativo è quello che più di tutti fatica per mantenere alto il livello culturale del paese perché un livello culturale elevato significa meno problemi sociali e anche meno problemi politici”. Presentando la Carta di Roma, il presidente ribadisce che il documento offre “una regolamentazione condivisa” per quanti volessero aderire ad “un’idea culturale e politica differente, non basata sull’odio o sulle ideologie, ma sulla capacità di affrontare i problemi e suggerire soluzioni con umiltà e garbo. Per questo, nell’ottica di una missione più grande da compiere, invito tutti a fare un passo indietro, ad essere meno supereroi e mettersi in discussione. Solo attraverso il gioco di squadra si può capire quali idee differenti possano unirsi per crearne una migliore” conclude Mauriello.

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