Accettavano anche prestazioni sessuali come corrispettivo della cessione di stupefacenti. È quanto emerge dalle indagini dei carabinieri che questa mattina stanno eseguendo l'operazione "Sessè 2" nella Locride. L'attività investigativa è nata nel dicembre 2010 dai militari del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Roccella Jonica dopo il ritrovamento di un'agenda nel corso delle perquisizioni nella prima parte dell'operazione "Sessè" che portò a 12 arresti.
Alcuni indagati, nonostante fossero già sottoposti a misure cautelari per reati in materia di droga, hanno continuato a delinquere. Il centro dell'attività di spaccio era Marina di Gioiosa Jonica. Questa mattina sono state notificate sette ordinanze di custodia cautelare in carcere, quattro ai domiciliari, tre sottoposizioni all'obbligo di dimora e due obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria.