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Roma, gli staccano l'acqua senza preavviso. Ora deve pagare una bolletta da 7000 euro

La denuncia di un cittadino romano: "Non avendo una piscina olimpionica, né una lavanderia industriale in casa non ho alcuna intenzione di pagare". Acea: "Stiamo verificando, nel caso ci fossero problemi siamo pronti a rivedere il fatturato"

Roma, gli staccano l'acqua senza preavviso. Ora deve pagare una bolletta da 7000 euro
04 settembre 2014 | 21.06
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Rubinetti asciutti, contatore sigillato e 7000 euro di bolletta dell'acqua da pagare. E' la brutta sorpresa che ha accolto al suo rientro dagli Stati Uniti Daniele Di Giovanni, proprietario di una villetta di Formello, in provincia di Roma che mercoledì mattina si è recato all'Acea, la multiservizi che gestisce la fornitura d'acqua a Roma e provincia, pronto a incatenarsi pur di farsi riallacciare l'acqua.

"Per fortuna ho trovato un impiegato gentile e disponibile - dice Di Giovanni all'Adnkronos - che dopo essersi informato ha costatato che non m'era stato recapitato nessun avviso di distacco e mi ha quindi assicurato che entro 24 ore mi riallacceranno l'acqua. Restano però gli oltre 7000 euro da pagare che io non ho alcuna intenzione di pagare".

La diatriba sull'esorbitante bolletta era iniziata a dicembre quando “mi sono visto recapitare un bollettino assurdo da 6347,55 euro - racconta - per un consumo di 2706 metri cubi d’acqua in tre mesi. All'inizio m’è venuto da ridere perché in un'abitazione privata dove abitano tre persone un consumo così era evidente che fosse impossibile”. In effetti, si tratterebbe di 10mila litri d’acqua a testa ogni giorno: un consumo 50 volte superiore alla media nazionale (200 litri) stimata dall’Istat. "Non solo. Dopo neanche 10 giorni - racconta Di Giovanni - è arrivata un'altra bolletta da 879 euro. A quel punto mi sono davvero preoccupato e sono andato a chiedere spiegazioni".

Di Giovanni si è quindi recato all'Acea. "Mi hanno detto che potevo fare domanda di depenalizzazione, ovvero una rateizzazione della bolletta compilando un modulo apposito". Siamo ad aprile. E Di Giovanni inoltra la richiesta ma chiede anche una verifica sull'effettivo consumo che, ne è convinto, non potrà mai corrispondere a quello indicato. A maggio Acea gli fa sapere che il pagamento delle bollette è sospeso in attesa dei controlli. Ma come un fulmine a ciel sereno il 1 agosto arriva un'ingiunzione di pagamento di entrambe le bollette: 7226,55 euro da pagare entro 30 giorni pena il distacco del servizio. "Ma - contesta Di Giovanni - a me una risposta sull'esito dei controlli non è mai arrivata". Dunque la decisione di temporeggiare, fino a mercoledì quando, al risveglio, ha trovato i rubinetti asciutti.

"Stamane ho sottoscritto un nuovo piano di depenalizzazione per farmi riallacciare l'acqua - spiega Di Giovanni - ed entro settembre dovrei pagare la prima rata da 1200 euro ma non avendo una piscina olimpionica, né una lavanderia industriale in casa non ho alcuna intenzione di pagarla. Per questo contesterò la bolletta in attesa di un chiarimento".

Ma ancora prima del reclamo scritto l'Acea, informata dall'Adnkronos, ha già preso in carico la vicenda e avviato una verifica per riscontrare eventuali problematiche legate alla fornitura. "Nel caso ci fossero problemi Acea è pronta a rivedere il fatturato", fanno sapere dalla multiservizi.

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