Manovra, Associazione immunodeficienze primitive: "Agire su plasmaderivati"

Segato (Aip Aps): "Interventi strutturati per evitare carenze e garantire appropriatezza, per nostri pazienti sono terapie salvavita"

Manovra, Associazione immunodeficienze primitive:
08 ottobre 2025 | 17.50
LETTURA: 3 minuti

L'Associazione immunodeficienze primitive (Aip Aps), in concomitanza con la Settimana internazionale della consapevolezza sul plasma (Ipaw), accende i riflettori sulla necessità di interventi strutturati, a partire dalla prossima legge di Bilancio, per garantire disponibilità e appropriatezza di farmaci plasmaderivati, in particolare di immunoglobuline, prodotti salvavita per pazienti con immunodeficit.

Le preoccupazioni dei pazienti affetti da compromissioni congenite del sistema immunitario - riporta una nota - sono dovute, in particolare, all'attuale quadro internazionale che vede da un lato la Commissione europea riconoscere - tramite il Critical medicine act e la Union list of critical medicines - i farmaci plasmaderivati (immunoglobuline umane e albumina) come medicinali 'critici' o potenzialmente tali in termini di approvvigionamento e disponibilità, e dall'altro le recenti politiche fiscali e i dazi applicati dagli Stati Uniti al settore farmaceutico che rischiano di compromettere oltre il 30% delle forniture destinate al mercato nazionale. In Italia, nonostante una raccolta record di plasma nel 2024 che ha raggiunto i 900mila chilogrammi e per cui è doveroso ringraziare i donatori per la loro generosità, la copertura di prodotti plasmaderivati si assesta al 70% del fabbisogno. La programmazione per il 2025 vede valori in linea con il 2024, ben lontani da una possibile autosufficienza che garantirebbe una sostanziale indipendenza da approvvigionamenti dall'estero.

In questo quadro, l'Associazione Aip Aps invita la politica e la tecnica a mettere in atto azioni tempestive, a partire dalla prossima legge di Bilancio, su 4 punti:

1) Programmazione. C'è la necessità di una programmazione più tempestiva, che approvi le relative linee di indirizzo in tempi congrui e che ragioni su orizzonti pluriennali, con una continua tensione all'autosufficienza, con relativo incremento della raccolta domestica, anche tramite compagne di comunicazione mirate che vedano il coinvolgimento delle associazioni di riceventi e di donatori, in una continua determinazione e revisione dei fabbisogni reali di plasmaderivati, in particolare di immunoglobuline. Auspichiamo un corretto bilanciamento tra 'conto lavorazione' e acquisito 'a mercato' (oggi in rapporto circa 70/30), per permettere la completa copertura delle necessità di prodotto da parte dei pazienti anche in casi di carenza non prevedibili, e una maggiore sostenibilità del sistema, evitando e/o rimuovendo ostacoli amministrativi e fiscali che oggi condizionano la competitività dell'Italia nel contesto globale. E' necessario individuare forme e dinamiche di 'solidarietà' e scambio interregionale che permettano di unire l'Italia e di non creare situazioni disomogenee.

2) Disponibilità. E' fondamentale garantire le migliori alternative terapeutiche, ampliando il più possibile il mix di prodotti accessibili, in maniera omogenea sul territorio nazionale, per permettere a tutti la migliore cura possibile. Risulta necessario, anche tramite accordi nazionali di sistema, garantire un accesso tempestivo ai farmaci plasmaderivati in maniera rapida, anche tramite early access; 3) Appropriatezza. E' importate fornire in maniera appropriata i farmaci, innanzitutto a coloro che non hanno alternativa terapeutica, nelle formulazioni e nelle quantità corrette, rivedendo le linee guida cliniche, con la collaborazione dei medici specialisti di ambito, adeguandole alle ultime evidenze scientifiche, anche in incremento di somministrazione; 4) Innovazione e attrattività. Occorre favorire logiche e dinamiche che incentivino la ricerca clinica e industriale per far sì che il sistema Italia rimanga attrattivo e competitivo su scala internazionale e continui a svolgere un ruolo di player primario sia valorizzando le competenze dei clinici, ed evitare la dispersione delle competenze generate, sia dal punto di vista industriale, tutelando l'Italia come primario mercato europeo.

"E' tempo di agire - avverte Alessandro Segato, presidente di Aip Aps - e rispondere rassicurando i nostri pazienti con iniziative puntuali che diano equilibrio nel breve e nel medio-lungo periodo al sistema. E' importante investire, anche in logica di prevenzione, sui nostri pazienti fragili per dare piena attuazione ai principi costituzionali di solidarietà e tutela della salute".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL

threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram

ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza