A Taormina omaggio a Piazzolla con il BdR e l'Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina

Domani al Teatro Antico 'Astor. Un secolo di danza' con Vincenzo Bocciarelli (voce narrante) e Mario Pietrodarchi al bandoneon

Un'immagine del BdR in 'Astor'
Un'immagine del BdR in 'Astor'
11 agosto 2025 | 19.39
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Omaggio al tango di Astor Piazzola, al Teatro Antico di Taormina, domani con 'Astor', concerto di danza (coreografia di Valerio Longo e concept di Luciano Carratoni) che vede in scena il Balletto di Roma, i tangueri Giampiero Cantone e Stefany Ortiz, l'Orchestra Teatro Vittorio Emanuele di Messina diretta da Luca Salvadori e la partecipazione straordinaria di Mario Stefano Pietrodarchi (al bandoneón e alla fisarmonica), dell'attore Vincenzo Bocciarelli (voce narrante). I costumi sono firmati da Silvia Califano.

La Compagnia del Balletto di Roma, diretta da Francesca Magnini, nel 2021 inizia un viaggio tra le suggestioni e le sonorità del tango in occasione del centenario della nascita di Astor Piazzolla (Mar del Plata, 11 marzo 1921). "Autore e interprete musicale tra i più importanti di questa forma d’arte nata a fine ‘800 nei sobborghi di Buenos Aires - si legge nelle note di sala- Sorto dall’esigenza di comunicare tra culture, lingue e tradizioni diverse, il tango ci ricorda chi siamo, da dove veniamo e qual è stato il percorso che ha indissolubilmente unito umanità distanti in un comune 'non luogo', oltrepassando oceani e confini. Proprio il mare - si legge ancora - è il fil rouge che unisce o separa nuovi mondi e speranze. Uno spazio immenso da attraversare dove si rischia di perdersi, vortice di riflussi e moto ondulatorio che scandisce il ritmo di partenze e ritorni".

'Astor, un secolo di Tango' è una produzione originale del Balletto di Roma che oggi si amplia e si arricchisce con la nuova coproduzione insieme a TaoArte e Teatro Vittorio Emanuele di Messina. "In scena, ispirato dalla carismatica presenza del maestro Pietrodarchi, Valerio Longo - sottolineano le note di sala- fonde coreograficamente otto danzatori contemporanei del Balletto di Roma a due solisti di tango per far compiere un viaggio trasformativo in cui respiri, abbracci e fusioni sono al centro di azioni coreografiche intense, astratte e fuse in quel moto ondulatorio, magico del bandoneón come segno indelebile di una libera contaminazione artistica. La parola-chiave è 'coraggio' - anticipano le note dello spettacolo - quello declamato dai testi immortali di Jorge Luis Borges nei suoi tanghi e milonghe, così come quello dello stesso Piazzolla, che ha rotto gli schemi della musicalità del 'tango viejo' per arrivare al 'nuevo tango' che tanto lo ha reso celebre nel mondo".

A curare tutti gli elementi compositivi di quest’opera/concerto è la maestria e l’esperienza di Carlos Branca, regista argentino di spicco sulla scena internazionale e profondo conoscitore dell’uomo Piazzolla. "Astor rievoca i sentimenti degli antichi e odierni viaggiatori del mondo, l’umanità intera, andando oltre la purezza tecnica e rituale del tango, per rafforzarne energie, desideri e palpitazioni tutte contemporanee - commentano le note di 'Astor'- Un concerto da cui fioriscono corpi capaci di esprimere l’audacia di un respiro mancato e quella di un abbraccio negato. Primo atto d’amore dopo una violenza che tutto può spazzare via, tranne la voglia di stringersi e ritrovarsi dopo un lungo viaggio".

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