
Amici, colleghi e il suo pubblico al Teatro delle Vittorie per l’ultimo saluto
La commozione di Fiorello, gli abbracci tra Katia Ricciarelli, Mara Venier e la figlia di Pippo Baudo, Tiziana. Ma anche il suo pubblico venuto da ogni parte d’Italia per dare l’ultimo saluto alla leggenda della televisione italiana alla camera ardente, allestita al Teatro delle Vittorie, aperta fino alla 20 di oggi e domani dalle 9 alle 12.
In quel luogo dove Baudo è stato tante volte protagonista ora c’è silenzio, lacrime e tanta emozione. Mentre le immagini dei suoi successi, dal Festival di Sanremo a Fantastico, scorrono sugli schermi all’entrata del teatro e riportano a quella televisione fatta con professionalità e intelligenza che il pubblico ricorda con nostalgia. Sì, perché Baudo non era solo il più bravo di tutti, ma anche il più amato e stimato dal pubblico, dai colleghi e dagli addetti ai lavori: dai proprietari dell’Ariston di Sanremo che annunciano di intitolargli il camerino principale del teatro a Lino Banfi che propone di intitolargli il Teatro delle Vittorie fino a Fiorello che, con commozione, suggerisce di sostituire l’iconico cavallo della sede Rai di viale Mazzini con una statua del grande conduttore.
A rendergli omaggio - oltre a Banfi e Fiorello - sono arrivati alla camera ardente Carlo Conti, Gianni Morandi, Giorgia, Paola Cortellesi con il marito e regista Riccardo Milani, Laura Pausini, Gloria Guida, Max Giusti, Eros Ramazzotti, Nino D’Angelo, Fabrizio Moro, i Jalisse, il maestro Gianni Mazza e Giucas Casella. E ancora Massimo Lopez, Andrea Roncato, Flavio Insinna, Alessandro Greco ed Edoardo Vianello. “Adesso chi insegnerà a fare la tv?”, si chiede “Fiore”. Mentre Conti ricorda la grande eredità del conduttore: “L’insegnamento di fare una tv garbata, corretta e nel rispetto degli spettatori”. E per tutti “era il migliore”, come dice Eros Ramazzotti. “Un privilegio averlo conosciuto”, dichiara all’Adnkronos Paola Cortellesi.
Per Laura Pausini e Giorgia è l’uomo che gli ha cambiato la vita. Dal parterre istituzionale l’ad Rai Giampaolo Rossi, che conferma che l’azienda valuterà di dedicargli il Teatro delle Vittorie e non mancheranno omaggi ‘ad hoc’ al prossimo Festival di Sanremo. Presenti anche il direttore generale Rai Roberto Sergio, la consigliera d’amministrazione Rai Simona Agnes, il ministro della Cultura Alessandro Giuli e il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Inoltre, tantissimi gli omaggi floreali istituzionali arrivati per la camera ardente. Dietro al feretro spiccano le corone del governo, con un picchetto di carabinieri in alta uniforme, della Camera, del Senato, del Comune di Roma e della Rai. Poco distante dalla bara, tanti altri omaggi, tra i quali: la corona della Regione Lazio, del sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, quella di Marisa Laurito, quella di Warner Music, quella di Guido Lombardo e della Titanus. Un giorno triste per la tv e per il pubblico italiano tanto che c’è chi con tromba alla mano lo ha voluto omaggiare cantando e suonando la sua ‘Donna Rosa’ davanti al Teatro delle Vittorie. (di Lucrezia Leombruni e Loredana Errico)