Durante il concerto l'artista ha presentato per la prima volta il suo nuovo brano '404: Woman not Found'
La pianista e compositrice Giulia Mazzoni ha incantato il Teatro Regio di Parma con un concerto immersivo in pianoforte solo, che ha avuto valore istituzionale di particolare rilievo: l’esecuzione di sabato 22 ha infatti inaugurato ufficialmente la Stagione dei Concerti 2026 del Teatro Regio, pur svolgendosi nel 2025, aprendo simbolicamente e artisticamente il nuovo cartellone. L’appuntamento è stato prodotto e sostenuto dal Teatro Regio, che lo ha inserito nel proprio programma come evento di grande prestigio.
Durante il concerto Giulia Mazzoni ha presentato per la prima volta il suo nuovo brano '404: Woman not Found', disponibile su tutte le piattaforme digitali per Ada/Warner. Si tratta di un’intensa composizione che affronta il tema del cyberbullismo, trasformando una ferita collettiva in musica e consapevolezza. Il videoclip è stato realizzato da Giulia Mazzoni interamente con l’intelligenza artificiale. Con questo video, la Mazzoni desidera esplorare il tema dell'AI come supporto alla creatività umana, sottolineando come questo sia uno strumento che non deve in alcun modo sostituire l'essere umano. Il video affronta anche il delicato tema del consenso riguardo all’uso del corpo nell’era digitale. In particolare, Giulia ha fornito il suo consenso esplicito per l'utilizzo della propria immagine, evidenziando l'importanza della scelta personale in questo contesto.
"È stata un’esperienza che dà brividi sulla pelle -dice all'Adnkronos la Mazzoni- Portare la mia musica in un tempio così prestigioso della tradizione musicale mondiale è un onore profondo e un privilegio raro. Sono grata al Sovrintendente e a tutto lo staff del Teatro Regio per aver creduto con tanta convinzione in questo concerto, inserendolo nel programma ufficiale e affidandogli l’apertura della Stagione concertistica 2026. Condividere qui la mia voce di compositrice e pianista, e la mia visione artistica di donna di oggi, significa aprire porte, creare possibilità e lasciare un segno in un luogo che custodisce la storia".
Oltre al nuovo brano il concerto ha incluso le composizioni originali di Giulia Mazzoni, tratte dai suoi album Giocando con i bottoni, Room 2401 e Yas – Your Anima System, realizzato in collaborazione con il producer americano Thom Russo, vincitore di 16 Grammy Awards. Sono stati presenti vari omaggi, tra cui uno a Dolores O'Riordan, cantante, autrice e chitarrista dei The Cranberries, con una rivisitazione di Zombie, e uno a Michael Nyman, maestro e amico di Giulia, con The Heart Ask Pleasure First (Lezioni di Piano).
Il concerto è stato un viaggio nell’anima, arricchito dal 'Duecentesimo', il pianoforte che Giulia ha avuto l’onore di suonare: si tratta del duecentesimo pianoforte della storica collezione Fabbrini, che contiene le firme di diversi artisti, tra cui quella di Giulia. Ad arricchire il concerto sono stati i visual proiettati sugli schermi, realizzati in collaborazione con registi e artisti visivi quali Marco Amenta, Samuele Alfani, Fabrizio Cestari, Hermes Mangialardo, Federico Monti e Alessio Vitelli.