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Match tra due Coree in stadio deserto, il Sud chiede sanzioni

La federcalcio sudcoreana ha scritto alla Confederazione calcistica asiatica

Il presidente della Fifa, Gianni Infantino, saluta il segretario generale della Federcalcio nordcoreana, Kim Jang San, al suo arrivo a Pyongyang (Foto AFP) - AFP
Il presidente della Fifa, Gianni Infantino, saluta il segretario generale della Federcalcio nordcoreana, Kim Jang San, al suo arrivo a Pyongyang (Foto AFP) - AFP
18 ottobre 2019 | 15.58
LETTURA: 3 minuti

La Federcalcio sudcoreana (Kfa) chiede sanzioni nei confronti della Corea Nord per avere permesso che il match tra le due nazionali a Pyongyang si disputasse in uno stadio privo di spettatori. La richiesta è stata inoltrata per lettera dalla Kfa alla Confederazione calcistica asiatica. Il match di martedì scorso, valido per le qualificazioni ai prossimi Mondiali, è stato il primo tra le nazionali dei due paesi in 29 anni. La sfida, giocata in uno stadio praticamente deserto, è terminata a reti inviolate. Non è stato possibile assistere al match in tv e l'ingresso allo stadio è stato vietato anche ai media sudcoreani.

Tra i pochi spettatori sugli spalti vi era il presidente della Fifa, Gianni Infantino, che a fine gara non ha nascosto la sua delusione per lo scenario in cui la partita per certi versi storica è stata giocata: "Non vedevo l'ora di vedere uno stadio pieno per una partita così storica, ma sono rimasto deluso nel vedere che non c'erano tifosi sugli spalti. Siamo rimasti sorpresi da questo, da diverse questioni legate alla trasmissione in diretta e ai problemi con i visti e l'accesso per i giornalisti stranieri. Per noi, la libertà di stampa e la libertà di parola sono ovviamente di primaria importanza, ma d'altra parte sarebbe ingenuo pensare che possiamo cambiare il mondo da un minuto all'altro", ha evidenziato il presidente della Fifa.

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