Pallavolo, Nazionali da Mattarella: "Voi stimolo per giovani". Velasco: "Non chiamateci invincibili"

Il presidente della Repubblica ha ricevuto le due squadre azzurre, reduci dai trionfi mondiali

Julio Velasco - Ipa/Fotogramma
Julio Velasco - Ipa/Fotogramma
08 ottobre 2025 | 16.10
LETTURA: 4 minuti

Julio Velasco non si accontenta ma rilancia. Dopo la vittoria dei Mondiali di pallavolo maschile, la Nazionale italiana, insieme a quella femminile, reduce anch'essa dal trionfo iridato, è stata ricevuta oggi, mercoledì 8 ottobre, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per celebrarne i successi. “Le motivazioni non vanno allenate, i grandi campioni le hanno anche dopo aver vinto. Abbiamo gli Europei che qualificano per le Olimpiadi e vogliamo vincere il prossimo Mondiale. Se ci si abitua alle vittorie? Se ci si abitua è la volta che si perde", ha detto Velasco prima di entrare al Quirinale.

"Gli avversari sognano di batterci, si allenano più di prima e si sa che ripetersi è sempre più difficile. Bisogna giocare meglio degli altri per vincere, ma è chiaro che quando c’è armonia é più facile”, ha aggiunto l'allenatore della Nazionale femminile, che sul come gestire la pressione ha spiegato: “non leggo niente e non ho social. Suggerisco alle ragazze di fare lo stesso, ma non mi danno retta. Quando leggo di ‘invincibili’ mi viene l’orticaria. Per questo scelgo di isolarmi".

Mattarella: "Voi stimolo per giovani, sta crescendo generazione straordinaria"

“Siete state e siete stati formidabili, complimenti e grazie, siete stati seguiti in maniera appassionata dal nostro Paese, è stato un percorso di straordinario fascino”, ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando al Quirinale le Nazionali di pallavolo campioni del mondo, dicendosi “lietissimo” per la presenza anche di Daniele Lavia, che “ha partecipato anche a lui ai Mondiali con il cuore e con la mente”. Il Capo dello Stato ha poi elogiato i due commissari tecnici, Julio Velasco e Ferdinando De Giorgi, soprattutto per “la serenità con cui nei time out e in ogni momento possibile trasmettevano suggerimenti preziosi ed efficaci”.

Soffermandosi sul cammino delle due Nazionali, riferendosi a quella femminile Mattarella ha sottolineato che il cammino “sembrava agevole”, poi “la semifinale e la finale sono state entusiasmanti, due incontri di altissimo livello”. Il presidente della Repubblica ha poi scherzato sulla finale della squadra maschile: “ho avuto l’impressione che nel terzo set con la Bulgaria abbiate voluto mettere un po’ di vivacità nella finale perché non fosse troppo piatta”. Riprendendo le parole dei due capitani, Anna Danesi e Simone Anzani, Mattarella ha voluto sottolineare “i sacrifici, le difficoltà, le rinunce, la pressione che si avverte. Elementi e condizioni che rappresentano un prezzo che si paga, un sacrificio alto, che trova ricompensa nei successi e nell’affetto che vi circonda. La preparazione è l’impegno faticoso per arrivare a questi livelli non va mai dimenticato”.

Infine il Capo dello Stato ha evidenziato come queste vittorie rappresentino un motivo di “orgoglio”, che “aggiunge valore al vostro successo: aver spinto, sollecitato, esortato, incoraggiato tante bambine e tanti bambini, tante ragazze e tanti ragazzi a dedicarsi alla pallavolo, comunque allo sport. Ed è un contributo grande per la vita del nostro Paese, che contribuisce al benessere e anche a livello etico di comportamento della nostra società”. “Sono convinto che stia crescendo, venendo su, una straordinaria, positiva generazione giovanile nel nostro Paese", ha affermato Mattarella.

De Giorgi: "Presidente è nostro primo motivatore"

“Grazie per questo invito speciale per noi, sono contento e felice di essere qui insieme alla squadra e allo staff. Lei è il nostro motivatore, prima di partire abbiamo visto l’intervento del nostro capitano Giannelli nel quale auspicava di tonare da lei che è la nostra prima spinta", ha detto il ct azzurro della pallavolo maschile Ferdinando De Giorgi, “è stato un mondiale difficile, impegnativo, equilibrato con spinte e controspinte notevoli, ma abbiamo sempre cercato l’equilibrio, nella consapevolezza del percorso che stavamo facendo. Io ho definito questi ragazzi speciali prima del percorso, perché non lasciano indietro nessuno e hanno dentro di loro cercato energie valoriali e quando le persone sono coinvolte tirano fuori qualcosa di più".

"Questa vittoria riflette l’immenso valore della nostra Italia, un po’ complessa ma immensa nel sentire questo sentimento morale. Avevo confidato l’ultima volta il nostro urlo agonistico, questa volta voglio confidare tre parole imperative usate in semifinali e finali: divertitevi, lottate e resistete", ha raccontato De Giorgi. "Divertirsi perché si rischia di perdere la parte fanciullesca del gioco, il lottare è la forza morale la resistenza e la capacità di allenarsi per arrivare a risultati insieme. Chiudo con un auspicio: lei ha qualche anno di mandato, io qualcuno in meno e spero di incontrarla presto”.

Leggi anche
Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL

threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram

ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza