Ancora droni sulla capitale ucraina: almeno tre morti, feriti anche bambini. Mosca: "Accerchiati fino a 5mila soldati di Kiev a Kupiansk"
La Russia ha testato "con successo" il nuovo missile da crociera a propulsione nucleare Burevestnik. Ad annunciarlo è stato oggi il presidente Vladimir Putin, definendolo un’arma "unica" con una gittata fino a 14.000 chilometri.
"I test decisivi sono ora completati", ha dichiarato Putin in un video diffuso dal Cremlino durante un incontro con i vertici militari. Il leader russo ha inoltre ordinato la preparazione delle infrastrutture necessarie per l’entrata in servizio operativo del Burevestnik nelle forze armate russe.
Intanto, il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha affermato che l’Ucraina non sarebbe in grado di produrre missili capaci di colpire profondamente il territorio russo senza componenti importati dall’Europa. "Possono essere britannici, possono essere tedeschi, italiani, qualsiasi tipo. È evidente che l’Ucraina stessa difficilmente sarebbe in grado oggi di produrre tali missili, e almeno i componenti principali e i blocchi di questi missili sono puramente importati dall’Europa", ha detto il portavoce alla tv di Stato, citato da Interfax.
Il portavoce del Cremlino ha quindi commentato le affermazioni ucraine riguardo ai missili a lungo raggio, sostenendo che si tratterebbe in realtà di sistemi "verniciati" di produzione straniera.
Per quanto invece riguarda le nuove sanzioni statunitensi contro la Russia, "complicano" il ripristino dei rapporti tra i due Paesi, ma non rappresentano un motivo per rinunciare a rafforzare i legami, ha continuato Peskov in un’intervista rilanciata dalla Tass.
"Nonostante i diversi aspetti sollevati dal presidente degli Stati Uniti, dobbiamo comunque orientarci sui nostri interessi. I nostri interessi sono costruire buone relazioni con tutti i Paesi, compresi gli Stati Uniti. Certo, le azioni intraprese questa settimana sono state un passo ostile. Hanno realmente danneggiato le prospettive di ripresa dei nostri rapporti. Ma questo non significa che dobbiamo rinunciare a questi obiettivi. Dobbiamo fare ciò che è vantaggioso per noi", ha spiegato Peskov.
Un nuovo attacco russo con droni ha intanto colpito nella notte Kiev, causando tre morti e almeno 27 feriti, tra cui sei bambini, secondo quanto riferito dal sindaco della capitale ucraina, Vitali Klitschko. I frammenti dei droni sono caduti su diversi edifici residenziali nei distretti di Desnyansky e Obolonsky, provocando incendi e danni strutturali. "Diversi droni russi sono stati avvistati sopra la città: restate nei rifugi", aveva avvertito in precedenza l’amministrazione militare di Kiev.
L’attacco arriva appena un giorno dopo un'altra serie di bombardamenti con droni e missili che avevano ucciso quattro persone e ferito una ventina di civili nella capitale.
Intanto, sul fronte diplomatico, il presidente statunitense Donald Trump ha ridimensionato le possibilità di un vertice con Vladimir Putin, affermando di "non voler perdere tempo", mentre a Washington proseguono contatti informali tra emissari del Cremlino e funzionari della sua amministrazione.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha quindi denunciato su X gli effetti dell’ultimo attacco russo su Kiev. "I lavori di risposta sono in corso a Kiev dopo l’attacco russo. Tutti i servizi di emergenza necessari stanno operando sui siti. Ieri notte la Russia ha lanciato più di 100 droni contro di noi. Sono stati danneggiati normali edifici residenziali in diversi quartieri della città. Purtroppo, ad oggi, tre persone sono confermate morte nell’attacco. Le mie più profonde condoglianze alle loro famiglie. Decine di persone sono rimaste ferite, tra cui dei bambini", ha scritto il leader ucraino.
"Ogni attacco russo è un tentativo d'infliggere il massimo danno possibile alla vita quotidiana. Questa settimana hanno colpito edifici residenziali, la nostra gente, bambini e infrastrutture civili - ha continuato Zelensky -. Questi sono i principali obiettivi dei russi. Migliaia di attacchi con diversi tipi di armi: in una sola settimana la Russia ha utilizzato contro l'Ucraina quasi 1.200 droni d’attacco, più di 1.360 bombe aeree guidate e oltre 50 missili di diverso tipo".
"Sotto tutti questi attacchi, l’Ucraina ha continuato a difendersi attivamente – sul campo di battaglia, in cielo e attraverso la diplomazia. Ci sono risultati significativi riguardo alla pressione sulla Russia: il 19° pacchetto di sanzioni dell’Ue e nuove sanzioni statunitensi mirate al petrolio russo. Siamo grati ai nostri partner per questi passi, ma è importante non fermarsi qui. Contiamo sulla sincronizzazione di queste sanzioni tra G7 e altre giurisdizioni partner. E, naturalmente, sono necessarie ulteriori restrizioni tariffarie e sanzioni contro la Russia e tutti coloro che la aiutano a rimanere a galla. Certamente, la pressione aiuterà a portare la pace. Ringrazio tutti coloro che contribuiscono a questo", ha concluso.
Le forze russe avrebbero intanto circondato la città di Kupyansk, nella regione ucraina di Kharkiv, e preso il controllo dei ponti sul fiume Oskol a sud della città. Lo ha dichiarato il capo di Stato maggiore delle Forze armate russe, Valerij Gerasimov, in un rapporto presentato al presidente Vladimir Putin. Nell'operazione, sarebbero stati accerchiati fino a 5.000 soldati ucraini, ha aggiunto.
"Nel settore d’azione del gruppo ‘Ovest’, la città di Kupyansk è stata accerchiata. I reparti d’assalto della 68ª divisione motorizzata, compiendo una manovra aggirante, hanno conquistato le traversate del nemico sul fiume Oskol, a sud della città", ha affermato Gerasimov citato da Interfax, aggiungendo che, in coordinamento con la 47ª divisione e la 27ª brigata motorizzata della 1ª armata corazzata, "è stata bloccata la formazione delle forze armate ucraine sulla riva sinistra, a est di Kupiansk".