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Ucraina, deputata Kiev: "A Mariupol solo rovine, russi l'hanno occupata"

Inna Sovsun all'Adnkronos: "Migliaia di civili assassinati, forze russe preparano fosse comuni"

(Afp)
(Afp)
22 aprile 2022 | 13.52
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Mariupol non esiste più, "il 95% degli edifici è distrutto o danneggiato" e in realtà "lì non c'è più una città, ma solo rovine, che mostrano ciò che i russi possono portare al mondo: morte e distruzione". Lo afferma in un'intervista all'Adnkronos Inna Sovsun, deputata del Parlamento ucraino per il partito d'opposizione Holos (Voce), descrivendo la situazione nella città portuale il cui controllo da ieri è rivendicato dalla Russia.

Sovsun non nasconde che "la situazione ora è molto complicata" e che "le truppe russe hanno occupato gran parte di Mariupol", mentre nei rifugi dell'acciaieria Azovstal restano asserragliati "i nostri difensori e oltre mille tra donne, bambini e anziani".

Queste persone, denuncia la deputata, sono attaccate di continuo "dai russi con missili e bombe pesanti" e "c'è chiaramente anche un disastro umanitario: non hanno accesso a cibo, acqua o medicinali. I feriti non possono essere curati ed i russi non consentono alcun aiuto umanitario dall'Ucraina o da qualsiasi altro Paese terzo". Sulla situazione della città Sovsun denuncia che ci sono "migliaia di civili assassinati" che i russi si stanno preparando a seppellire "in fosse comuni e a bruciare in crematori mobili".

"Abbiamo già visto la tragedia di Bucha, Irpin, Gostomel e Borodyanka, ma la tragedia di Mariupol è molto più drammatica e orribile", prosegue, denunciando il "genocidio commesso dai russi contro il popolo ucraino" dall'inizio dell'"invasione".

La città, rimarca, aveva quasi 500mila persone, paragonabile come dimensioni a una grande città europea. "Riuscite a immaginare che una qualsiasi delle città che vi piace venga completamente distrutta con continui bombardamenti? - dichiara la deputata - Quello che voglio sottolineare è che il mondo civile non può permettere che questa tragedia si ripeta. Ecco perché abbiamo urgente bisogno dell'assistenza militare e di una pressione economica più dura sulla Russia, in particolare l'embargo su gas e petrolio".

Sovsun chiude lanciando un appello ai nostri partner affinché "ci forniscano o vendano proiettili di artiglieria (calibro 155 mm e 152 mm) e munizioni, sistemi di lancio multiplo di razzi, mezzi corazzati per il trasporto di truppe, veicoli da combattimento per la fanteria, carri armati (T-72 o modelli analoghi americani o tedeschi), sistemi di difesa aerea (S-300 o Buk) ed aerei da combattimento".

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