I piatti tipici delle regioni italiani saranno protagonisti domani alla Vigna di Leonardo da Vinci a palazzo degli Atellani di Milano, in occasione di Expo 2015. Spetterà agli chef della Federazione Italiana Cuochi il compito di valorizzare le specialità regionali, dal "Riso carnaroli della piana" alla "Seuppa alla Valpellinenza". La serata è organizzata d a Confagricoltura, Uir (Unione Interporti Riuniti) e ‘Welcome Italy
La bandiera come simbolo di un viaggio culturale attraverso le regioni italiane, dalla loro storia, ai prodotti e ai piatti tipici, dalla sostenibilità ai giochi di luce. E’ il tema della serata organizzata, per il 20 maggio alle 18.30, d a Confagricoltura, Uir (Unione Interporti Riuniti) e ‘Welcome Italy’ (ideato e organizzato da Laura Rossi), in collaborazione con la Federazione Italiana Cuochi, nell’ambito delle iniziative di “Expo in Città”, nella splendida location di Palazzo degli Atellani a Milano, dove è stata ripiantata la Vigna di Leonardo.
In questa cornice così caratteristica si parte alla scoperta delle regioni italiane attraverso i piatti tipici, le eccellenze delle infrastrutture, passando dal cibo all'agricoltura italiana a sostegno della qualità. Un vero viaggio sensoriale che ci porta dal caldo sole della Sicilia con i suoi cannoli, alle pianure Venete con "Risi e bisi", passando da una profumatissima millefoglie di ricotta e tartufo estivo dell'Umbria. nel mondo.
Spetterà alla Federazione Italiana Cuochi il compito di valorizzare le specialità regionali. Per l'occasione interverranno il presidente nazionale Rocco Pozzulo e il coordinatore dell’evento Alessandro Circiello, esperto di cucina basata sulla sana alimentazione e da anni impegnato in iniziative volte ad affermare il valore della salute a tavola. La Federazione Italiana Cuochi ha coinvolto gli chef di ogni regione per presentare i loro piatti più popolari abbinati con un vino locale Doc, dal "Riso carnaroli della piana" alla "Seuppa alla Valpellinenza", da "Le Virtù teramane" ai "Cjalson alle erbe spontanee", dalla "Pastiera" ai "Cavatelli freschi” al “Caciocavallo Podolico Lucano”.
