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Energia: online la newsletter del Gme

15 luglio 2015 | 12.15
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Energia: online la newsletter del Gme

E' on line, scaricabile dal sito www.mercatoelettrico.org, il nuovo numero della Newsletter del Gestore dei Mercati Energetici (Gme). La newsletter si apre con un intervento di Lisa Orlandi e Filippo Clò del Rie sul possibile raggiungimento di un nuovo punto di equilibrio del mercato petrolifero ad un anno esatto dall'inatteso crollo delle quotazioni del greggio.

“Dopo una fase ascendente dei prezzi che perdurava dal 1999 – a parte il momentaneo crollo successivo alla grande crisi del 2008 – un loro relativo ridimensionamento – osservano Orlandi e Clò – era preconizzabile, dato il robusto ciclo degli investimenti del decennio scorso (4.000 miliardi di dollari nel solo upstream). Di certo, non poteva prevedersi che avvenisse con l’intensità osservata, anche in considerazione del sommarsi di tensioni geopolitiche internazionali come mai accaduto in passato e dell’ammanco di produzione che ne derivava".

"A motivare il crollo dei prezzi hanno concorso due fattori – sottolineano i due esperti del RIE -: la robustezza della shale revolution americana ed il cambio di strategia dell’Arabia Saudita, e forzatamente dell’intera Opec, non più disponibile a sobbarcarsi l’onere di un sostegno dei prezzi di cui si avvantaggiavano i concorrenti”.

Tuttavia, nonostante l'analisi delle dinamiche che hanno interessato l’oil market lo scorso anno abbia evidenziato la “grande difficoltà di ogni esercizio previsivo in un contesto caratterizzato da fisiologica incertezza” lo scenario atteso da qui a fine anno, vede in primo luogo, il rallentamento dell’economia cinese.

In secondo luogo, aggiungono Orlandi e Clò, emergono “le prospettive nelle prossime settimane del negoziato tra Occidente e Iran relativamente all’annosa questione nucleare. Nel caso di una soluzione positiva si riverserebbe sul mercato internazionale un’offerta addizionale prossima a circa 1,0 mil. bbl./g, pari al calo conseguente alle sanzioni all’Iran decretate da Stati Uniti ed Europa”. Quanto all’insieme dei paesi Opec “è prevedibile che ciascuno di essi prosegua nella strategia di difesa della sua quota di mercato, a partire da Iraq e Arabia Saudita che stanno producendo a livelli record (rispettivamente di 10,0 e 4,0 milioni di bbl./g).

Da ultimo – precisano i due analisti del Rie-, l’industria petrolifera statunitense ha sinora dimostrato di saper reggere bene a prezzi dimezzati rispetto a quelli che ne hanno consentito il boom. E’ quindi piuttosto probabile che continui a rappresentare un importante driver della futura offerta incrementale di greggio, allontanando nel tempo le possibilità di un ridimensionamento significativo del surplus di offerta”.

Nel complesso, dunque, il quadro del mercato petrolifero è “ancora caratterizzato da fondamentali reali deboli che con buona probabilità guideranno il mood del mercato anche nei prossimi mesi. Le attese sono quindi di un prezzo che possa continuare – a meno di imprevedibili eventi – ad oscillare intorno ai 60 doll/bbl da qui a fine anno. Soglia – concludono Orlandi e Clò -, che non può escludersi possa in futuro delinearsi come nuovo 'punto di equilibrio' del mercato petrolifero internazionale”.

All’interno del nuovo numero sono pubblicati, inoltre, i consueti commenti tecnici, relativi i mercati e le borse elettriche ed ambientali nazionali ed europee, la sezione dedicata all’analisi degli andamenti del mercato del gas italiano e la sezione di analisi sugli andamenti in Europa, che approfondisce le tendenze sui principali mercati europei delle commodities. La nuova pubblicazione Gme riporta, inoltre, come ormai è consuetudine, i dati di sintesi del mercato elettrico per il mese di giugno 2015.

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