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Migranti, Save the Children: "Minori soli il 10% arrivi, ma tanti i bimbi"

Giovanna Di Benedetto: "In poche ore a Lampedusa oltre 100 sbarchi, situazione complicata. Boom sbarchi? Nel 2016 in Italia arrivarono 181mila persone"

Migranti, Save the Children:
12 settembre 2023 | 20.53
LETTURA: 2 minuti

"Da domenica sera, grazie anche alle condizioni meteo-marine favorevoli, c'è stata una ripresa sostenuta degli arrivi a Lampedusa, oltre 100 sbarchi in poche ore. Ovviamente con questi numeri la situazione è complicata". A dirlo all'Adnkronos è Giovanna Di Benedetto, portavoce di Save the Children, il cui team opera, in partnership con Unicef, sia sul molo Falavoro per prestare immediato sostegno ai bambini che arrivano con le famiglie e ai tanti minori soli, che nell'hotspot in collaborazione con la Croce rossa. Sbarchi e soccorsi sull'isola si susseguono senza sosta, rendendo difficoltoso persino il conteggio in tempo reale dei migranti che arrivano a Lampedusa. "Nell'hotspot ci sono circa 2.500 persone, ma il dato è fermo a qualche sbarco fa", spiega Di Benedetto.

Per alleggerire la pressione sul centro di contrada Imbriacola, la Prefettura di Agrigento, d'intesa con il Viminale, lavora senza sosta ai trasferimenti. "Centinaia e centinaia sono andati via stamattina e i trasferimenti proseguono - spiega la portavoce di Save the Children -. La velocità negli spostamenti è essenziale per cercare di dare il maggior sostegno possibile ai tanti minori che arrivano". Quelli che affrontano la traversata da soli sono circa il 10 per cento del totale degli arrivi. "Quest'anno c'è stato un aumento degli sbarchi, ma rispetto al numero totale delle persone arrivate quello dei minori stranieri non accompagnati in percentuale è diminuito". Da gennaio sono 11.630 a fronte di 116mila arrivi.

"I numeri non sono tali da poter parlare di 'emergenza minori'. Il nodo, al contrario, è la carenza di posti per la prima accoglienza. Questo fa sì che i minori soli restino negli hotspot più a lungo di quanto dovrebbero. Occorre lavorare - cosa che non si è fatta negli ultimi anni - a strutturare l'accoglienza. A Lampedusa abbiamo assistito a un radicale cambio di rotta nella gestione del centro di contrada Imbriacola, dove assistiamo a un grande sforzo operativo, gestionale, strutturale della Croce rossa. Anche i trasferimenti negli ultimi tempi sono più veloci, quando i numeri crescono, come sta accadendo in queste ore, c'è bisogno della collaborazione di tutti. Ma è ovvio che un hotspot non può essere il posto giusto per un minore".

E' possibile parlare di boom negli sbarchi? "Sono grandi numeri, ma non è la prima volta - sottolinea Di Benedetto -. Nel 2016 arrivarono 181mila persone e i minori non accompagnati furono 25.800 (il 14 per cento). Quest'anno siamo a 116mila persone, di cui 11.630 minori non accompagnati. Si è registrato sicuramente un incremento degli sbarchi ma non abbiamo numeri stratosferici". Un elemento nuovo, invece, è l'arrivo di bambini molto piccoli da soli. "Bimbi anche di 3-4 anni, soprattutto dalla Tunisia, che nelle fasi concitate della partenza sono stati separati dalla famiglia oppure che sono stati affidati a conoscenti durante la traversata per fare in modo che possano arrivare dall'altra parte del Mediterraneo, dove c'è già un familiare".

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