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Scudetto Napoli, la madre di Ciro Esposito: "Sarebbe stato felice"

05 maggio 2023 | 13.22
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La madre del tifoso napoletano ferito dal romanista Daniele De Santis prima della finale di Coppa Italia e morto dopo 50 giorni di agonia: "E' stato un misto di allegria e dolore. Era un vero tifoso del Napoli, ieri tanti messaggi di vicinanza"

Scudetto Napoli, la madre di Ciro Esposito:

(dall’inviata Assunta Cassiano) - “E’ stato un misto tra gioia e tristezza, tra allegria e dolore perché sono tornata indietro a quel 3 maggio e ho pensato a quanto sarebbe stato contento ieri Ciro”. Ha vissuto così la serata in cui il Napoli ha conquistato il terzo scudetto della sua storia Antonella Leardi, la mamma di Ciro Esposito, il tifoso napoletano ferito a colpi di arma da fuoco dal romanista Daniele De Santis prima della finale di Coppa Italia Napoli-Fiorentina giocata a Roma il 3 maggio 2014 e morto dopo 50 giorni di agonia in ospedale. “Ciro- ricorda - era un vero tifoso, un appassionato, non un tifoso occasionale, ha seguito il Napoli anche quando era in serie C. Ho ripensato alla sua gioia, alle sue fatiche, al suo sudore. Tutto questo ha velato la mia allegria”.

Il momento più emozionante, racconta la mamma di Ciro, è stato sentire ieri sera “il coro dei suoi amici, i ragazzi con cui andava allo stadio, un coro per mio figlio”. E nella festa in tanti hanno voluto essere vicini ad Antonella Leardi. “Anche ieri sera ho avuto tanta solidarietà, vicinanza, tantissimi messaggi, ancora non sono riuscito a leggerli tutti. Mi hanno chiamato anche da Ischia per raccontarmi dei cori per Ciro, degli striscioni in strada per lui”.

“Il ricordo di Ciro e’ vivo ed e’ questo il mio impegno: perché insieme al suo ricordo c’è un messaggio molto forte, quello - ci tiene a sottolineare - della non violenza. Se non ci fosse stata quella violenza il 3 maggio di nove anni fa mio figlio avrebbe potuto vivere questa vittoria insieme alla sua famiglia, ai suoi amici, al suo quartiere. Io voglio non solo che non venga dimenticato mio figlio ma anche quello che è accaduto. Lo sport è aggregazione, è divertimento, è festa, come quella che ieri Napoli ha vissuto”.

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