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Bce, Brogi (Sapienza): 'politica bilanciata per non soffocare economia ma attenti debito'

18 dicembre 2023 | 14.38
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'La manovra affronti problemi strutturali paese, benefici IA vanno distribuiti equamente nella società'

Bce, Brogi (Sapienza): 'politica bilanciata per non soffocare economia ma attenti debito'

"Se da un lato i tassi più alti possono aiutare a moderare l'inflazione, dall'altro possono frenare gli investimenti e i consumi". Da qui "la necessità di una politica bilanciata" che non soffochi l'economia ma che tenga conto del debito accumulato. Così in un'intervista all'Adnkronos l'economista Marina Brogi, professore ordinario di International Banking and Capital Markets alla Sapienza sulla scia della pausa alla stretta monetaria da parte della Bce.

"L’incertezza relativa all’efficacia con cui il rapidissimo incremento nei tassi attuato negli ultimi mesi riporterà l’inflazione intorno al 2% - osserva - spinge la banca centrale ad affermare che deciderà riunione per riunione".

Svariati incarichi alle spalle nel mondo delle istituzioni e non solo, dallo stakeholder group della securities and markets authority (Esma), agli organi apicali di intermediari soggetti a procedura di rigore dalla Banca d'Italia, alla recente nomina nel Comi di Consob ma anche società quotate e quotande, Brogi si sofferma sul fatto che "la seconda pausa consecutiva nel ciclo molto accelerato di rialzi cominciato a luglio 2022 suggerisce che la Bce sta adottando un approccio cauto, probabilmente in attesa di ulteriori dati che possano indicare una direzione più chiara per la politica monetaria".

E spiega: "il mandato della Banca Centrale Europea è di condurre la politica monetaria con l’obiettivo di mantenere la stabilità dei prezzi, inteso come un livello obiettivo di inflazione intorno al 2% a medio termine. La politica monetaria restrittiva è lo strumento principe per ridurre l'inflazione, ma ci possono essere altre misure che possono essere adottate contro gli effetti dell’inflazione, ossia la perdita di potere d’acquisto da parte delle famiglie". Inoltre, sottolinea, "bisogna considerare i 'costi' in termini di crescita del rialzo dei tassi, che possono avere un impatto negativo sull'investimento e sul consumo".

Dunque "una politica bilanciata che affianca alla politica monetari la politica fiscale, insieme a riforme strutturali, è spesso necessaria per affrontare efficacemente l'inflazione senza soffocare la crescita economica. E’ chiaro - rileva - che i gradi di libertà con riguardo alla politica fiscale non possono prescindere dall’entità del debito pubblico, accumulato a seguito di scelte fiscali del passato".

L'economista si è poi espressa sulla Legge di Bilancio in esame in Parlamento. "In Italia, il governo ha dei margini di manovra limitati a motivo sia dell’entità del debito pubblico italiano e sia del contesto economico globale in cui si sono susseguite diverse crisi molto severe, il Covid, i problemi delle strozzature dal lato dell’offerta, i conflitti e le tensioni geopolitiche. Comunque, nonostante il contesto globale molto difficile, l’economia italiana ha retto meglio di molte altre", osserva.

La manovra, sottolinea, "come ogni politica economica, dovrebbe essere giudicata in base alla sua capacità di stimolare la crescita sostenibile, di ridurre le disuguaglianze e di migliorare la resilienza dell'economia. È importante che la manovra affronti non solo le questioni a breve termine, come l'inflazione e il sostegno al reddito, ma anche i problemi strutturali a lungo termine, come l'investimento in infrastrutture, l'istruzione e l'innovazione. La chiave è trovare un equilibrio tra misure di stimolo e la sostenibilità fiscale, tenendo conto del contesto economico globale e delle esigenze specifiche del paese".

Dalla manovra italiana ai nuovi confini del high tech, infine Brogi volge lo sguardo alla sfida dell'IA, sulla scia del brain storming emerso nei giorni scorsi alla conferenza internazionale 'New Frontiers in Banking and Capital Markets' alla Sapienza alla quale hanno partecipato premi Nobel come Michael Spence o il presidente del Board of Trustees del Ifrs Erkki Liikanen, tra gli altri relatori di rilievo presenti all'evento. "Guardando avanti, l'IA sta emergendo come una forza potente nell'economia globale, con implicazioni significative per la produttività, l'innovazione e la creazione di lavoro", scandisce l'economista. "La politica economica dovrebbe considerare come l'Ia può essere integrata in modo efficace nell'economia per promuovere la crescita e la competitività. Tuttavia - conclude - è anche fondamentale affrontare le sfide poste dall'Ia, come la dislocazione del lavoro e le questioni di equità, garantendo che i benefici dell'Ia siano distribuiti equamente attraverso la società".

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