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Diana Bracco: "Gruppo punta ancora a crescere"

03 luglio 2023 | 16.48
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La strategia del gruppo per i prossimi anni, spiega l'imprenditrice lombarda che proprio oggi festeggia il suo compleanno, punta su cinque programmi fondamentali: rafforzare il business della radiolo­gia, adottare misure di ottimizzazione e razionalizzazione dei processi produttivi, espandere le nostre piattaforme di cresci­ta (imaging molecolare, Ceus/microbolle, medicai devi­ ces), accelerare la trasforma­zione digitale con l'impiego dell'Intelligenza Artificiale e di quella ambientale ed energetica all'insegna della sostenibili­tà.

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Nel 2023 puntiamo "a continuare a crescere, gra­zie anche al lancio di nuovi prodotti. La nostra strategia per i prossimi anni punta su cinque programmi fondamentali: rafforzare il business della radiolo­gia, adottare misure di ottimizzazione e razionalizzazione dei processi produttivi, espandere le nostre piattaforme di cresci­ta (imaging molecolare, Ceus/microbolle, medicai devi­ ces), accelerare la trasforma­zione digitale con l'impiego dell'Intelligenza Artificiale e di quella ambientale ed energetica all'insegna della sostenibili­tà. E, infine, eccellere nei mer­cati emergenti". Ad affermarlo in un'intervista a 'Qn' è Diana Bracco l'imprenditrice lombarda e ceo del gruppo Bracco che proprio oggi festeggia il suo compleanno.

Nei prossimi mesi, rileva Bracco, "vogliamo fare un salto di qualità in Giap­pone, dove c'è una grande cul­tura della prevenzione e della cura precoce. Per questo stiamo chiudendo la nostra stori­ca joint-venture con la giapponese Eisai per dare vita a Brac­co Japan con sede a Tokyo. Il Giappone è il primo Paese al mondo per numero di macchi­ nari diagnostici per abitante".

Il gruppo Bracco, intanto, è diventato un marchio storico di interesse nazionale. "Sono molto orgogliosa, perché significa che nel setto­re chimico farmaceutico e del­la diagnostica per immagini Bracco è da sempre sinonimo di responsabilità, affidabilità, serietà ed efficacia", commen­ta Diana Bracco. "Su questo fronte - osserva - credo che ci sia molto da fa­re. Le aziende hanno un ruolo. Il nostro brand è ormai per noi una vera leva di competitività internazionale perché è carico di storia e di valori, e trasmette emozioni". Nel settore life sciences e in tanti altri compar­ti di punta in Italia, osserva Bracco, "abbiamo aziende ec­cellenti che vincono sui merca­ti di tutto il mondo. I dati del nostro export lo dimostrano: i pro­dotti italiani sono apprezzatissi­mi perché incarnano qualità e bellezza".

La storia del gruppo, fondato da Elio Bracco, il nonno di Diana Bracco, nel 1927, si intreccia con la storia dell'industria chi­mica italiana e della ricerca scientifica. "La decisione 'visionaria' pre­sa da mio padre negli anni '50 di focalizzare le attività di ricerca nella chimica dello iodio, quando pochi credevano nel settore dell'imaging e nelle po­tenzialità dei mezzi di contra­sto. La sua scelta imprenditoria­ le coraggiosa e controcorrente già all'inizio degli anni '60 die­de ottimi risultati, e ancora og­gi ci fa vincere sui mercati di tutto il mondo confrontandoci con dei colossi in un comparto tecnologicamente avanzatissi­mo. Oggi siamo una grande multinazionale della salute pre­sente in oltre 100 Paesi, con Stati Uniti e Cina come primo e secondo mercato. Non dimenti­chiamo, però, che Bracco re­ sta un'azienda italiana col cuo­re pulsante nel nostro Paese, dove abbiamo tre stabilimenti a Ceriano Laghetto, Colleretto Giacosa e Torviscosa".

Nel 2022 il gruppo Bracco ha registrato un fatturato di 1.8 miliardi realizzato per l'89% all'estero con 3.700 dipen­denti di cui quasi 1.400 in Ita­lia. Con la pandemia prima, la guerra, l'aumento dei tassi di interesse e il costo delle materie prime il gruppo, osserva Bracco, è riuscito "a mantenere intatta la nostra posizione di leader sul merca­to. Certo, abbiamo dovuto met­tere in campo una rigida gestio­ne delle spese, degli approvvi­gionamenti e dell'efficienta­mento energetico, in modo da garantire le risorse necessarie per proseguire nel piano di in­ vestimenti, soprattutto in ricer­ca, innovazione, digitalizzazio­ne e sostenibilità. Il nostro im­perativo di fronte alle difficoltà è stato non mollare mai, e anzi di rilanciare gettando il cuore oltre l'ostacolo". Concretamente, aggiunge, "abbiamo continuato a investire con costanza e coraggio su ricerca e innovazione, con l'obiettivo di migliorare la vita delle persone attraverso pre­venzione d'avanguardia e dia­ gnostica di precisione. Alla ri­cerca quest'anno destiniamo 147,3 milioni per le attività dei nostri 11 centri di ricerca nel mondo, pari all'8,3 per cento circa dei ricavi. Nei laboratori Bracco si lavora per innovare tutte le modalità diagnostiche, dalla risonanza magnetica alla radiologia".

Pochi mesi fa abbiamo ottenu­to l'approvazione regolatoria negli Usa per il Gadopiclenolo, mezzo di contrasto di nuova ge­nerazione per l'lmaging a riso­nanza magnetica (Mri) sviluppa­ to con un approccio di ope­ning innovation. Questo confer­ma non solo il nostro impegno nella ricerca ma anche la capacità di esecuzione dei nostri programmi tesi a plasmare il fu­ turo della prevenzione e della diagnostica per immagini di precisione".

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