La strategia del gruppo per i prossimi anni, spiega l'imprenditrice lombarda che proprio oggi festeggia il suo compleanno, punta su cinque programmi fondamentali: rafforzare il business della radiologia, adottare misure di ottimizzazione e razionalizzazione dei processi produttivi, espandere le nostre piattaforme di crescita (imaging molecolare, Ceus/microbolle, medicai devi ces), accelerare la trasformazione digitale con l'impiego dell'Intelligenza Artificiale e di quella ambientale ed energetica all'insegna della sostenibilità.
Nel 2023 puntiamo "a continuare a crescere, grazie anche al lancio di nuovi prodotti. La nostra strategia per i prossimi anni punta su cinque programmi fondamentali: rafforzare il business della radiologia, adottare misure di ottimizzazione e razionalizzazione dei processi produttivi, espandere le nostre piattaforme di crescita (imaging molecolare, Ceus/microbolle, medicai devi ces), accelerare la trasformazione digitale con l'impiego dell'Intelligenza Artificiale e di quella ambientale ed energetica all'insegna della sostenibilità. E, infine, eccellere nei mercati emergenti". Ad affermarlo in un'intervista a 'Qn' è Diana Bracco l'imprenditrice lombarda e ceo del gruppo Bracco che proprio oggi festeggia il suo compleanno.
Nei prossimi mesi, rileva Bracco, "vogliamo fare un salto di qualità in Giappone, dove c'è una grande cultura della prevenzione e della cura precoce. Per questo stiamo chiudendo la nostra storica joint-venture con la giapponese Eisai per dare vita a Bracco Japan con sede a Tokyo. Il Giappone è il primo Paese al mondo per numero di macchi nari diagnostici per abitante".
Il gruppo Bracco, intanto, è diventato un marchio storico di interesse nazionale. "Sono molto orgogliosa, perché significa che nel settore chimico farmaceutico e della diagnostica per immagini Bracco è da sempre sinonimo di responsabilità, affidabilità, serietà ed efficacia", commenta Diana Bracco. "Su questo fronte - osserva - credo che ci sia molto da fare. Le aziende hanno un ruolo. Il nostro brand è ormai per noi una vera leva di competitività internazionale perché è carico di storia e di valori, e trasmette emozioni". Nel settore life sciences e in tanti altri comparti di punta in Italia, osserva Bracco, "abbiamo aziende eccellenti che vincono sui mercati di tutto il mondo. I dati del nostro export lo dimostrano: i prodotti italiani sono apprezzatissimi perché incarnano qualità e bellezza".
La storia del gruppo, fondato da Elio Bracco, il nonno di Diana Bracco, nel 1927, si intreccia con la storia dell'industria chimica italiana e della ricerca scientifica. "La decisione 'visionaria' presa da mio padre negli anni '50 di focalizzare le attività di ricerca nella chimica dello iodio, quando pochi credevano nel settore dell'imaging e nelle potenzialità dei mezzi di contrasto. La sua scelta imprenditoria le coraggiosa e controcorrente già all'inizio degli anni '60 diede ottimi risultati, e ancora oggi ci fa vincere sui mercati di tutto il mondo confrontandoci con dei colossi in un comparto tecnologicamente avanzatissimo. Oggi siamo una grande multinazionale della salute presente in oltre 100 Paesi, con Stati Uniti e Cina come primo e secondo mercato. Non dimentichiamo, però, che Bracco re sta un'azienda italiana col cuore pulsante nel nostro Paese, dove abbiamo tre stabilimenti a Ceriano Laghetto, Colleretto Giacosa e Torviscosa".
Nel 2022 il gruppo Bracco ha registrato un fatturato di 1.8 miliardi realizzato per l'89% all'estero con 3.700 dipendenti di cui quasi 1.400 in Italia. Con la pandemia prima, la guerra, l'aumento dei tassi di interesse e il costo delle materie prime il gruppo, osserva Bracco, è riuscito "a mantenere intatta la nostra posizione di leader sul mercato. Certo, abbiamo dovuto mettere in campo una rigida gestione delle spese, degli approvvigionamenti e dell'efficientamento energetico, in modo da garantire le risorse necessarie per proseguire nel piano di in vestimenti, soprattutto in ricerca, innovazione, digitalizzazione e sostenibilità. Il nostro imperativo di fronte alle difficoltà è stato non mollare mai, e anzi di rilanciare gettando il cuore oltre l'ostacolo". Concretamente, aggiunge, "abbiamo continuato a investire con costanza e coraggio su ricerca e innovazione, con l'obiettivo di migliorare la vita delle persone attraverso prevenzione d'avanguardia e dia gnostica di precisione. Alla ricerca quest'anno destiniamo 147,3 milioni per le attività dei nostri 11 centri di ricerca nel mondo, pari all'8,3 per cento circa dei ricavi. Nei laboratori Bracco si lavora per innovare tutte le modalità diagnostiche, dalla risonanza magnetica alla radiologia".
Pochi mesi fa abbiamo ottenuto l'approvazione regolatoria negli Usa per il Gadopiclenolo, mezzo di contrasto di nuova generazione per l'lmaging a risonanza magnetica (Mri) sviluppa to con un approccio di opening innovation. Questo conferma non solo il nostro impegno nella ricerca ma anche la capacità di esecuzione dei nostri programmi tesi a plasmare il fu turo della prevenzione e della diagnostica per immagini di precisione".