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Eastern Mediterranean Energy 2023, a Cipro l'energia che fa sistema

Presenti grandi realtà, da Eni a Saipem e Danieli, e pmi d'eccellenza nel made in Italy

Eastern Mediterranean Energy 2023, a Cipro l'energia che fa sistema
02 dicembre 2023 | 16.37
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Un evento che ha aggregato alcune delle più importanti realtà internazionali di un settore, quello dell’energia, che riparte, con un format estremamente pragmatico e per addetti ai lavori. Si è tenuto a Limassol, Cipro, crocevia tra oriente e occidente, dal 28 al 30 novembre l'Eastern Mediterranean Energy 2023.

"La visione dei tre giorni e’ stata chiara: la ripresa del settore energy deve essere rapida per evitare di arrivare a nuovi cicli non ancora fortificati, i business models si devono adattare ai cambiamenti sempre più rapidi, le tecnologie (anche nanotech) devono aiutare il cambiamento, il “basso impatto” non è una svolta limitativa per il settore energetico ma un valore aggiunto, ormai da considerarsi indissolubile rispetto alla generazione/produzione", ha osservato Nunzio Bevilacqua, giurista d'impresa ed esperto di economia internazionale.

Molti gli speaker internazionali, ed importanti, non solo dimensionalmente, le presenze italiane. Oltre a Eni e Saipem, protagoniste dell’exibition, e alla Danieli, Pmi di eccellenza del Made in Italy come la NQ Italia del Gruppo Nova Quadri specialista in quadri elettrici e sottostazioni, che ha nel suo track record opere importanti, specialmente sull’altra grande isola del Mediterraneo, Malta, quali il potenziamento e ammodernamento dell’infrastruttura di distribuzione elettrica.

“E’ stata grande opportunità di dialogo costruttivo tra imprese di diversa dimensione ma soprattutto valorizzazione di Pmi tecnologiche che possono avere delle specificità e trovare una complementarità operativa anche con multinazionali”, ha sintetizzato Ciro Lambro, ceo di NQ Italia - Gruppo Nova Quadri. "Dopo la pandemia tutti dovrebbero aver compreso che fare ‘realmente’ rete, come il nostro gruppo fa da anni, non è qualcosa di ‘altruistico’ in contrasto con l’’individualismo italico ma l’unico modo per affrontare sfide sempre più di larga scala a cui ci affacciamo, facendo ciò in modo competitivo e crescendo in modo più’ che proporzionale rispetto alla somma dei player in gioco”, ha concluso.

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