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Migranti, sindaco Pozzallo: "Governo impreparato, non bastano norme spot"

28 agosto 2023 | 17.01
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Nel centro del Ragusano a breve un Cpr. Ammatuna: "Un Paese di 60 mln di abitanti non può essere terrorizzato per 120mila arrivi. Regione siciliana? Grande assente"

Roberto Ammatuna, sindaco di Pozzallo
Roberto Ammatuna, sindaco di Pozzallo

"La contaminazione delle culture può essere occasione di sviluppo, un Paese di 60 milioni di abitanti non può essere terrorizzato da 120mila arrivi. Se ben organizzati i flussi migratori possono essere un'opportunità. Poi è ovvio che se tra chi arriva c'è qualche delinquente deve essere colpito, ma, come hanno ben detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e Papa Francesco l'immigrazione è un fenomeno strutturale, il problema è governarlo bene e l'attuale Esecutivo si è dimostrato totalmente impreparato di fronte a numeri ampiamente previsti da mesi". A dirlo all'Adnkronos è R oberto Ammatuna, sindaco di Pozzallo, a pochi giorni dall'avvio - annunciato dal ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, per il primo settembre - di un centro per i rimpatri veloci nel grosso centro del Ragusano. La struttura, che sorge nella zona industriale Modica-Pozzallo, aumenterà la capienza dell'hotspot, messo a dura prova dai continui arrivi di migranti, anche a seguito dei trasferimenti da Lampedusa e Porto Empedocle.

"Il nostro centro può ospitare circa 200 migranti, ma viaggiamo sempre con almeno il doppio di presenze - spiega Ammatuna -. La nuova struttura, che - dovrebbe essere smantellata alla fine dell'anno - consentirà di accogliere 300 persone in maniera dignitosa. Una parte dei posti disponibili, 84 per la precisione, saranno destinati a Cpr". Le interlocuzioni nelle ultime settimane sono state continue. "Ho chiesto che sia garantita umanità - sottolinea - perché coloro che arrivano non sono numeri ma esseri umani. Al tempo stesso ho preteso sicurezza con un sistema di telecamere e maggiori controlli di polizia. Ho avuto ampie rassicurazioni". Attualmente l'hotspot di Pozzallo ospita 398 migranti, tra cui 16 nuclei familiari, mentre nel centro di accoglienza di contrada Cifali, destinato ai minori ci sono 134 ospiti. 

Il Governo, intanto, lavora a un nuovo decreto Sicurezza. "Lo ripeto da tempo, il fenomeno migratorio non si risolve con provvedimenti spot che si sciolgono come neve al sole - puntualizza il sindaco di Pozzallo -. Lo abbiamo visto con le visite delle scorse settimane quando è stato annunciato con toni trionfalistici un memorandum con la Tunisia, senza che poi l'intesa abbia sortito effetti. Servono interlocuzioni continue non solo con i Paesi del nord Africa ma anche con quelli subsahariani. Il Governo Meloni si è rivelato assolutamente impreparato di fronte a un fenomeno ampiamente previsto e i più arrabbiati sono proprio i sindaci della Lega, a cui erano stati promessi 'zero sbarchi' e che adesso si trovano a gestire un aumento dei numeri". Per il primo cittadino di Pozzallo, da sempre attivo sul fronte dell'accoglienza, "le collocazioni dei migranti nei vari Comuni stanno avvenendo in modo frettoloso e, nonostante il grande sforzo del Viminale e del commissario Valenti, senza una strategia governativa".

"Il fenomeno migratorio - sottolinea Ammatuna - deve entrare a far parte dell'agenda di tutti i Governi, compreso quello attuale che certamente ha più difficoltà rispetto agli altri". La soluzione per il primo cittadino passa da un impegno su più fronti. "Bisogna innanzitutto chiedere con forza una 'Mare nostrum' europea, cercando un maggior raccordo con i nostri partner europei e non certo con il Gruppo di Visegrad. Occorre poi portare avanti una seria collocazione dei migranti in una strategia di accoglienza diffusa, che è l'unica strada. Infine, dare più sostegno alle ong invece di colpirle come si continua a fare bloccando le operazioni umanitarie. Capisco, però, che per un governo che predicava i blocchi navali non è un'operazione semplice". Poi l'appello al Pd. "Anche Schlein dovrebbe avere un atteggiamento più costruttivo. Si cerchi il dialogo con il Governo - spiega Ammatuna -. Il fenomeno migratorio richiede un approccio bipartisan, serve che il Paese si presenti in Europa unito e compatto per avere più 'potere contrattuale'". 

E serve anche una "maggiore sinergia" con la Regione siciliana che sul tema, al contrario è "assolutamente assente". "Uno scandalo", taglia corto il primo cittadino, spiegando che "l'unico conforto istituzionale in questi anni è arrivato dalla Prefettura e dal ministero dell'Interno, al di là della collocazione politica dei ministri che si sono susseguiti, grazie a una burocrazia del Viminale efficiente, fattiva e concreta". Al contrario ai Comuni che "quotidianamente affrontano le problematiche legate al fenomeno migratorio non viene fornito da Palazzo d'Orleans alcun sostegno". "La Sicilia è il centro del fenomeno delle migrazioni - sottolinea Ammatuna -, ma la Regione non sembra accorgersene. Nella Finanziaria non sono previste risorse a favore dei Comuni che quotidianamente sono chiamati a fronteggiare gli arrivi. Anzi, quei pochi spiccioli previsti in passato sono stati cancellati a favore di sagre e feste. Una vergogna, un'autentica indecenza. Vorrei capire qual è la posizione del presidente Schifani, che tipo di sostegno intende dare ai Comuni. La verità è che il governatore non si pone il problema. Ecco, una maggiore sinergia istituzionale sarebbe importante", conclude Ammatuna.

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