"Specialità non vuol dire distanza, non vuol dire separatezza, ma riconoscimento della peculiarità di alcuni territori per note ragioni di ordine storico, politico e culturale che conservano tutt’oggi una loro validità". Lo ha detto la vice presidente della Camera Marina Sereni intervenendo al seminario 'Il futuro delle Regioni a statuto speciale alla luce della riforma costituzionale'.
Sereni ha puntato l'attenzione sul "quadro variegato sulle autonomie speciali, con luci ed ombre, con modelli da imitare e problemi da risolvere, dove il punto centrale resta il mantenimento e la valorizzazione della specialità in un sistema in cui tutti sono chiamati alla responsabilità nazionale".