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Il medico del Festival: "Più di 90 interventi per attacchi di panico e crisi influenzali"

10 febbraio 2024 | 13.32
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Il medico del Festival:

Troppe emozioni per i fan al cospetto dei loro idoli: anche quest'anno è stato un periodo intenso per il medico dell'Ariston. Sono stati infatti più di 90 gli interventi effettuati, tra crisi tachicardiche, attacchi di panico, sintomi influenzali, dal 18 gennaio, quando è iniziata l'attività sanitaria in vista dei preparativi del festival. "Un numero cresciuto esponenzialmente in questa settimana del Festival e che ha riguardato addetti ai lavori, supporter e pubblico". A fare un bilancio dello 'stato di salute' del festival è il dottor Giorgio Ardizzone, il medico di Sanremo. Primario di rianimazione e direttore del dipartimento di emergenza della Asl 1, racconta poi: "Ad oggi non abbiamo visitato nemmeno un cantante in gara e ce lo siamo spiegati ragionando sul fatto che l'età media degli artisti si è notevolmente abbassata. Nessuna richiesta è arrivata nemmeno dai presentatori. Era stato così anche l'anno scorso, fatta eccezione per un bimbo che aveva partecipato a una canzone in gara e che aveva avuto la febbre alta, ma anche lì niente di particolare".

Nessuna traccia del Covid. A tre anni dall'edizione blindata per la pandemia, con l'Ariston senza pubblico e una via Matteotti insolitamente deserta, il virus sembra essersi ritirato dalle scene: "Abbiamo fatto diversi tamponi tra quanti avevano manifestato sintomi influenzali - spiega il dottor Ardizzone - ma hanno avuto tutti esito negativo. La mossa vincente, applicata già dallo scorso anno, è stata quella di aver dotato il posto di primo soccorso, allestito all'interno del teatro, di un cardiologo nelle ore serali del festival. Il supporto offerto è continuo a tutte le ore, durante le prove e soprattutto durante la diretta in quanto c'é il pubblico e bisogna avere una presenza maggiorata anche per le eventuali emergenze. Abbiamo a disposizione strumentazioni anche abbastanza importanti, come un ecografo e un ventilatore portatile, la sera e fino alle 4 del mattino ci sono due rianimatori, un medico di pronto soccorso e un cardiologo".

"Considerati lo stress, i ritmi esagerati imposti dall'occasione in cui si dorme poco e si mangia male, vista pure l'ansia del momento, siamo in grado di gestire palpitazioni, dolore toracico, malessere generale, o appunto crisi di panico o tachicardiche - continua - siamo in grado di fare un ecocardiogramma ed eventualmente anche un ecocardiogramma, così da scartare in tempo reale l'ipotesi dell'infarto, o al contrario portarlo in emodinamica all'ospedale Sanremo. E' stato il caso di due supporter, la prima colta ieri da una crisi tachicardica, l'altra da un attacco di panico, risolti entrambi sul posto. Qualcuno ha avuto da ridire su una presenza di medici, al festival, considerata eccessiva. In realtà, è tutto studiato in relazione alle presenze effettive e alle possibili emergenze, come ad esempio, la visita ieri all'Ariston del principe Ranieri di Monaco. Il nostro compito è quello di ridurre il rischio che una situazione non presa in tempo degeneri, costringendo al ricovero nel pronto soccorso e quindi il dipendente a perdere ore preziose del proprio lavoro. Fino ad oggi ci siamo riusciti perfettamente, nessuno dei 90 visitati, infatti, è dovuto andare poi in ospedale". (di Silvia Mancinelli)

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