(Aki) - Il presidente siriano ha inoltre sottolineato la necessita' del ''dialogo'' e della ''cultura del dialogo'' per superare la fase attuale, citando anche la decisione di concedere l'amnistia ai ''combattenti'' dopo la sua rielezione. ''Ci siamo riconciliati con i combattenti armati e abbiamo deciso per una amnistia generale. Quindi perché non avviare un dialogo?'', si è chiesto.
In politica estera, Assad ha quindi detto che il presidente russo Vladimir Putin ha sostenuto e continua a sostenere ''la posizione siriana perché è convinto che quello che è successo in Siria non è il risultato di una protesta popolare, ma del desiderio delle potenze straniere di distruggere il suo (di Assad, ndr) ruolo''. Rivolgendosi ai leader occidentali, Assad ha detto che non riusciranno a fare piu' di quanto realizzato finora per cercare di cambiare la situazione. In merito ai rapporti con gli Usa, Assad ha detto che ''stanno cercando di mantenere rapporti con noi, ma non lo fanno per le pressioni di alcune lobby che subiscono''. Inoltre ''gli americani hanno dato prova di essere piu' razionali dei francesi, nonostante tutti siano coinvolti nella corsiprazione''.