"Non è agli arresti domiciliari, ma vive nella sua casa in un quartiere sicuro della periferia di Damasco". Lo dichiara ad Aki - Adnkronos International una fonte vicina all'ex vice presidente.
L'ex vice presidente siriano Farouq al-Sharaa "non è agli arresti domiciliari, ma vive nella sua casa in un quartiere sicuro della periferia di Damasco". E' quanto dichiara ad Aki - Adnkronos International una fonte vicina allo stesso Sharaa e che in questo modo smentisce le notizie circolate di recente sui media che si interrogavano sulle sue sorti dopo la scomparsa dalla scena pubblica.
Arresto, defezione o arresti domiciliari le ipotesi più accreditate dagli organi di stampa, ma la fonte assicura che l'ex vice presidente "ha piena libertà di muoversi, ma non lo fa poiché è nel mirino di vari organismi e non è al sicuro. Vive nella sua casa - aggiunge - e si trova sotto stretta sorveglianza, ma non sotto assedio".
Quanto a una sua defezione, la fonte esclude che Sharaa abbia mai avuto intenzione di farlo o che abbia ricevuto minacce di morte dirette: "Tutto ciò che hanno detto di lui, sia da parte dei sostenitori del regime che da parte dell'opposizione siriana, non ha alcun valore", sottolinea.
"Nell'ultimo periodo Sharaa ha ricevuto alcune visite di conoscenti, parenti e amici, tanto quelli vicini al regime quanto quelli considerati all'opposizione", aggiunge la fonte, sottolineando come però l'ex vice presidente "voglia tenere le conversazioni possibilmente lontane dalla politica".
Il regime del presidente siriano Bashar al-Assad ha allontanato Sharaa dai vertici regionali del partito Baath nel luglio del 2013. La sua ultima apparizione pubblica risale ad agosto 2012, quando accolse a Damasco il presidente della commissione sicurezza nazionale e politica estera del Parlamento iraniano, Alaeddin Boroujerdi.
Da quel momento Sharaa è uscito dalla scena politica, precisamente dopo aver criticato esplicitamente la politica dell'opzione militare adottata dal regime dopo lo scoppio della crisi siriana. Molti, in Siria e non, avevano fatto il nome di Sharaa come possibile sostituto di Assad per una fase di transizione in Siria. Il 19 luglio l'agenzia di stampa ufficiale siriana Sana ha dato notizia della promozione all'incarico di vice presidente unica di Najah Attar, che dal 2006 era vice presidente con delega per gli Affari culturali.
