Otto cittadini egiziani sono stati rinviati a giudizio per ''incitamento alla dissolutezza'' e ''offesa alla morale pubblica'' dopo essere stati identificati in un video, diventato virale su Facebook, Twitter e YouTube, che mostrava la celebrazione di un ''matrimonio gay''. Lo hanno riferito fonti della magistratura egiziana. Il 7 settembre sette uomini erano stati arrestati dalla polizia egiziana con l'accusa di "libertinaggio" e "violazione della pubblica decenza" e sottoposti a esami medici per verificare se fossero omosessuali. Un ottavo uomo è stato fermato nei giorni successivi. Nel filmato appaiono complessivamente 16 uomini, compresi i due che hanno girato le immagini.
Nel video, della durata di un minuto, si vedono due uomini che si baciano, si scambiano gli anelli e tagliano una torta con la loro foto davanti a un gruppo di amici a bordo di uno dei barconi che solcano la notte in Nilo. Non è chiaro se fra gli arrestati figurino i due 'sposi'. L'omosessualità non è inserita nella liste dei reati sessuali e non è esplicitamente bandita dalla legge egiziana, ma può essere punita come offesa alla morale.
