L'edificio faraonico è costato 615 milioni. Per gli ambientalisti ha provocato il disboscamento di un'ampia area verde. Si parla inoltre di strane sindromi per lo staff e della morte di 3.000 alberi. Ora la nuova polemica sui vetri importati dagli Usa
E' una polemica senza fine quella innescata dalla costruzione del nuovo palazzo presidenziale di Ankara, inaugurato dal presidente Recep Tayyip Erdogan e costato più di 615 milioni di dollari. L'ultimo scandalo riguarda i vetri delle finestre del cosiddetto 'Palazzo bianco', che secondo l'Associazione degli architetti di Ankara sono costati 701 milioni di lire turche, pari a circa 285 milioni di dollari.
Questa volta la polemica è non legata solo al costo esorbitante, ma anche al fatto che Erdogan ha scelto per la commessa un'azienda statunitense, la Guardian Industries, nonostante aziende locali si fossero dette pronte a produrre gli stessi vetri, come riporta il quotidiano Hurriyet.
La Guardian Industries e le sue affiliate in Europa si sono rifiutate di fornire all'Associazione degli architetti il costo delle vetrate, così l'organizzazione lo ha fatto stimare ai produttori locali, ottenendo una valutazione "sbalorditiva", come ha spiegato Tezcan Karakus Candan, che presiede l'associazione.
Il palazzo faraonico di Erdogan , inaugurato a novembre, è finito nella bufera non solo per il suo costo esorbitante. Secondo gli ambientalisti, la sua costruzione è costata il disboscamento di un'area verde. Erdogan ha inoltre già ordinato la demolizione e la ricostruzione di un'ala dell'edificio, che non è adatta a ospitare concerti, come invece vorrebbe il presidente.
La scorsa settimana, esperti citati da Hurriyet hanno inoltre rivelato che gli impiegati che lavorano nell'edificio sono esposti a 'Sick building syndrome', (sindrome riconosciuta dall'Oms che affligge tutti gli occupanti di un edificio, senza che cause o malattie specifiche possano essere identificate) e che almeno 3.000 alberi sono già morti.
La causa sarebbe un intenso magnetismo, provocato da centinaia di disturbatori di frequenza e da circa 3.000 telecamere di sorveglianza, oltre a sistemi elettronici di vario genere, come 50 ascensori già attivi e altri 20 che saranno installati a breve. Il palazzo ha anche scatenato gli sfottò degli internauti quando Erdogan ha deciso di schierarvi guardie in costumi storici.
