(Aki/Washington Post) - TURCHIA: il governo di Ankara ha minacciato una "durissima rappresaglia" contro l'Isil se sara' messa in pericolo la vita degli 80 cittadini turchi presi in ostaggio tra il 10 e l'11 giugno dalla formazione jihadista. Nelle mani dell'Isil si trovano 49 persone rapite in un assalto al consolato di Mosul e 31 camionisti. Ieri Ankara ha smentito l'ipotesi di voler autorizzare l'esercito a condurre operazioni militari oltre il confine in Iraq.
IRAN: il presidente Hassan Rohanni ha assicurato che Teheran combattera' il terrorismo degli estremisti sunniti dell'Isil. Secondo il Wsj, due battaglioni della brigata al-Quds, le forze speciali dei pasdaran iraniani, sono gia' stati dispiegati nel nord dell'Iraq. Teheran non fara' mancare il suo aiuto al governo alleato di al-Maliki.
ESERCITO DEGLI UOMINI DELL'ORDINE DI NAQSHBANDI: prende il nome da un ordine sufi, ma i miliziani che lo compongono non hanno nulla di mistico. E' composto da combattenti sunniti un tempo affiliati al regime baathista di Saddam Hussein. Si ritiene che abbiano collaborato con l'Isil nella loro avanzata verso Baghdad.
ASAIB AHL AL-HAQ: e' una milizia sciita gia' attiva durante il conflitto settario esploso in Iraq nel 2006 e 2007. Si sta mobilitando, insieme ad altre fazioni, per rintuzzare la minaccia dell'Isil.
