cerca CERCA
Venerdì 26 Aprile 2024
Aggiornato: 10:06
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Iraq: peshmerga non combatteranno Isil, Paese diviso e' Kurdistan indipendente

02 luglio 2014 | 12.06
LETTURA: 3 minuti

Iraq: peshmerga non combatteranno Isil, Paese diviso e' Kurdistan indipendente

(Aki/Washington Post) - Un Iraq diviso equivale a un Kurdistan indipendente. E' per questo che i peshmerga, i guerriglieri curdi, non accoglieranno gli appelli di Washington e Teheran ad affiancarsi all'esercito di Baghdad per combattere i jihadisti dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante (Isil), che dopo la conquista di Mosul il 9 giugno stanno avanzando nel nord ovest dell'Iraq. Il Governo regionale del Kurdistan iracheno è cosciente che l'Isil rappresenta una malattia terminale per l'Iraq, ma mandare i peshmerga a combattere i jihadisti non è nel suo interesse. La persona che i curdi accusano per le divisioni settarie nel Paese non è infatti Abu Bakr al-Baghdadi, il neo proclamato emiro del Califatto islamico, ma il primo ministro iracheno Nuri al-Maliki. I curdi vedono infatti Maliki come nemico numero uno per una Repubblica democratica dell'Iraq che sia inclusiva rispetto alle minoranze. Così, quando l'esercito iracheno si è ritirato ad esempio da Kirkuk e i peshmerga hanno rapidamente preso il controllo della sicurezza, l'Isil li ha lasciati fare.

Inoltre i curdi sono ora piu' che mai vicini all'indipendenza. Due le ragioni per cui Erbil odia Baghdad. La prima è che Maliki ha bloccato il tentativo di indipendenza dei curdi sul piano dell'esportazione di petrolio di cui la zona è ricca e che consente di garantire un futuro economico stabile per i giovani. Il secondo motivo è che il settarismo sciita di Maliki viene visto come una minaccia esistenziale. I curdi non hanno combatttuto contro le forze americane nel 2003 per vedere un autocrate sunnita sostituito con uno sciita.

Storicamente laici, i leader curdi hanno ora una convergenza di interessi con l'Isil. Entrambi sono infatti sunniti, entrambi sono stati tenuti ai margini da Baghdad. Quello che è indicativo della fragilita' delle alleanze politiche in Medioriente e' che l'Isil ha fatto leva sulla vecchia rete baathista per avanzare rapidamente in Iraq. E il partito Baath era il partito di Saddam Hussein ed è quello di Bashar al-Assad in Siria.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza