E' nata nelle carceri di Hafez al-Assad e ora il regime di Bashar l'ha riportata in prigione. E' questa la drammatica storia dell'attivista siriana Maria Bahjat Shaabo, che domenica mattina è stata arrestata al confine tra Siria e Libano dai servizi di intelligence del governo di Damasco e da allora non si hanno più notizie di lei.
E' nata nelle carceri di Hafez al-Assad e ora il regime di Bashar l'ha riportata in prigione. E' questa la drammatica storia dell'attivista siriana Maria Bahjat Shaabo, che domenica mattina è stata arrestata al confine tra Siria e Libano dai servizi di intelligence del governo di Damasco e di cui, da allora, non si hanno più notizie.
Come spiega l'agenzia 'Siraj Press' vicina all'opposizione siriana, la giovane donna stava rientrando a Damasco dopo aver partecipato a un seminario sui diritti umani a Beirut. Arrestati anche i suoi accompagnatori, ossia il giornalista Omar al-Shiar e l'attivista Jadey Nawfal.
Maria Bahjat Shaabo proviene da una storica famiglia di oppositori. Suo padre ha trascorso 10 anni nelle carceri di Hafez al-Assad e la madre, Rana Mahfouz, fu arrestata quando era incinta di Maria con l'accusa di appartenenza al Partito d'azione comunista siriano (Pac). Dopo la nascita, Maria è rimasta in prigione fino all'età di un anno e mezzo, mentre la madre ha finito di scontare una pena di quattro anni.