cerca CERCA
Venerdì 26 Aprile 2024
Aggiornato: 23:01
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Yemen: Riad bombarda postazioni houthi, vittime

26 marzo 2015 | 08.29
LETTURA: 4 minuti

Scattata l'operazione 'Tempesta decisiva' per fermare l'avanzata dei miliziani sciiti nel sud. 'Al-Arabiya': "Leader dei miliziani tra le vittime". L'aviazione saudita ha il "pieno controllo dello spazio aereo yemenita". Guidata da Riad, la coalizione vede la partecipazione di 10 Paesi e il sostegno degli Stati Uniti che non partecipano materialmente all'offensiva

(AFP)  - (AFP)
(AFP) - (AFP)

Caccia dell'aviazione saudita hanno bombardato postazioni dei ribelli sciiti houthi in Yemen distruggendo una base aerea a Sana'a, la capitale, e la maggior parte della flotta dei miliziani. Almeno 25 persone, tutti civili, sono rimaste uccise nei raid, mentre altre 40 sono rimaste ferite (VIDEO). Tra le vittime ci sarebbero anche alcuni leader dei miliziani tra cui Abdel Khalik Al-Houthi, Yousef al-Madani e Youssel al-Fishi.

Il re saudita Salman bin Abdulaziz aveva dato a mezzanotte, ora di Riad, l'ordine di bombardare i miliziani sciiti in Yemen, la cui avanzata era in corso nel sud del Paese dopo aver conquistato la maggior parte del nord. L'aviazione saudita, ha spiegato 'al-Arabiya', ha ora il ''pieno controllo dello spazio aereo yemenita''. Le autorità saudite hanno rafforzato le misure di sicurezza al confine con lo Yemen e all'interno del regno, con particolare attenzione ai siti petroliferi e agli edifici governativi.

Intanto il presidente dello Yemen, Abed Rabbo Mansour Hadi, è arrivato in Oman. Lo ha reso noto 'Sky News Arabia'. A metà febbraio era evaso dagli arresti domiciliari impostigli dagli houthi a Sana'a ed era fuggito ad Aden, nel sud del Paese. Ed è proprio qui che si era concentrata l'ultima offensiva dei ribelli, che mercoledì avevano conquistato l'aeroporto internazionale tornato ora sotto il controllo dell'esercito.

L'ambasciatore saudita a Washington, Adel al-Jubeir, ha spiegato che il Regno ha lanciato un'operazione militare ribattezzata 'Tempesta decisiva' contro gli houthi che coinvolge l'aviazione e alla quale ha aderito una coalizione di 10 Paesi, del Golfo e non.

In un comunicato congiunto, Arabia Saudita, Emirati Arabi, Bahrain, Qatar e Kuwait hanno spiegato di aver ''deciso di respingere le milizie houthi, al-Qaeda e l'Is nel Paese''. L'obiettivo comune dell'azione militare è ''proteggere e difendere il governo legittimo'' del presidente Abd Rabbo Mansour Hadi. ''Faremo tutto il possibile per proteggere il governo legittimo dello Yemen - ha spiegato Jubeir - ed evitare una sua deposizione''. Mentre l'Egitto si è detto disposto a "inviare truppe di terra se necessario" e ha inviato quattro navi nello stretto di Bab el Mandeb. Sostegno anche da parte di Ankara.

Gli Stati Uniti non partecipano materialmente all'operazione ma, come spiegato da 'al-Arabiya', Washington sostiene l'offensiva lanciata da Riad. Della coalizione contro gli houthi fa invece parte anche l'Egitto, che ha messo a disposizione forze di terra, navali e aeree.

L'intervento è stato invece condannato dai paesi a maggioranza sciita, con in testa l'Iran che ha intimato all'Arabia Saudita di fermare al più presto l'intervento armato e i bombardamenti. La portavoce del ministero degli Esteri iraniano Marzieh Afkham ha quindi parlato di ''aggressione'' e di ''mossa pericolosa in violazione delle responsabilità internazionali'', oltre che di mancato ''rispetto della sovranità nazionale'' di altri Paesi.

Critica anche la Siria che parla di ''aggressione senza ritegno'' e l'Iraq per il quale ''una soluzione pacifica è l'unica soluzione possibile perché l'intervento armato complicherà le cose e le sposterà su un piano militare. Noi crediamo che le uniche possibili siano soluzioni politiche''.

Migliaia di manifestanti sono scesi in piazza a manifestare a Taiz, città dello Yemen sud-occidentale, a favore delle operazioni militari saudite, scandendo slogan contro gli houthi e a favore delle autorità di Riad.

Mentre decine di migliaia di sostenitori dei ribelli houthi (sciiti) hanno manifestato nel centro di Sanaa contro i raid, lanciando slogan come 'morte agli Usa', 'morte a Israele', 'morte agli al-Saud (la famiglia reale saudita, ndr)', 'l'Islam vincerà' e 'No all'umiliazione'. La manifestazione è stata convocata dalla leadership degli Ansarullah (i ribelli sciiti).

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza