Le manifestanti hanno chiesto il ritorno dei loro figli, arruolati con la forza o con l'inganno dall'autoproclamato Califfato.
Sono scese per le strade di al-Rubta, sfidando i jihadisti dello Stato Islamico (Is), per chiedere il ritorno dei loro figli, rapiti o reclutati con la forza o l'inganno dai miliziani fedeli ad Abu Bakr al-Baghdadi. Protagoniste una ventina di donne della provincia di al-Anbar, nell'Iraq occidentale, che hanno deciso di manifestare contro l'autoproclamato Califfato e si sono viste fermare dai miliziani dell'Is, che hanno sparato colpi d'arma da fuoco per bloccare la loro azione di protesta.
Secondo quanto riporta il sito di Shafaq News, la manifestazione tutta al femminile si è svolta vicino al tribunale della Sharia di al-Rutba, una città nella provincia occidentale di Anbar. Le donne hanno chiesto il ritorno dei loro figli che risultano dispersi e dei quali non hanno notizie, ha riferito il sito. L'Is è stato quindi accusato di ''sfruttare la giovane età dei loro figli'' e di ''portarli in situazioni che non conoscono''.